L’assessore regionale ai lavori pubblici Nino De Gaetano, venuto a Siderno unitamente al funzionario  segretario di bacino Salvatore Siviglia per parlare della problematica del lungomare ha confermato che ci sono finanziamenti per 7 milioni e mezzo di euro, di cui tre per ripristinare la “passeggiata” e quattro e mezzo per la protezione dell’erosione costiera. Ma nel corso del convegno organizzato dal Pd , Pietro Fuda, candidato a sindaco, ha sollevato, anche,  quello che rimane il problema dei problemi, ovvero la necessità che non sia ancora la burocrazia ad impedire la soluzione operativa ( è abbastanza recente il caso dei lavori di ripristino dello stesso lungomare )  evidenziando anche altre specifiche necessità del territorio quali la necessità del completamento della nuova SS. 106, della soluzione del problema della Diga e l’opportunità che si guardi alla possibilità di ritornare a mettere mano all’incremento dell’edilizia popolare.  Con un affondo anche sulla conflittualità tra Regione e Provincia di cui si aspettano le dimissioni degli organi ed  accelerare l’iter della Città Metropolitana. Un discorso senza fronzoli, quello di Fuda, che a proposito del lungomare ha affermato che esiste la necessità che lo stesso venga prolungato da entrambi i lati ( Locri e Grotteria Mare ) per rendere fruibile anche il litorale e migliorare l’impatto ambientale nell’ottica di un possibile sviluppo turistico in vista anche del futuro positivo che potrebbe essere creato con l’istituzione dell’ Area metropolita. L’incontro, presenti molti cittadini anche bipartisan, a conferma dell’attenzione che esiste sulla problematica del lungomare, struttura che per tantissimi anni è stata l’orgoglio dei sidernesi,   è stato aperto da Maria Teresa Fragomeni, segretaria politica del Pd. Subito dopo l’intervento di Pietro Fuda arricchito di significative considerazioni tecniche, e le sue precise richieste all’assessore regionale. De Gaetano, come si diceva, sulla questione lungomare, ha confermato  la presenza di fondi sia per la riprogettazione della struttura , sia per la protezione della costa dall’erosione precisando anche che dei necessari studi  si occuperà l’università di Reggio Calabria. L’assessore regionale  ha anche dto le sue risposte sulle altre richieste mirate di Pietro Fuda  quali l’edilizia popolare ( affermando che la Regione punterà principalmente sul recupero delle case popolari esistenti), sulla nuova ss106 ( dicendo che, ad oggi, il lotto Locri-Ardore è stato definanziato ma l’impegno della Regione sarà volto a trovare insieme al Ministero competente le giuste fonti di finanziamento) ed ha, anche, sollevato il problema  del trasporto ferroviario per affermare che  sono stati già acquistati 22 nuovi treni diesel in sostituzione delle vecchissime littorine presenti sul territorio e che un gruppo di questi sarà dislocato lungo la fascia ionica reggina. Nino De Gaetano, a conclusione del suo intervento, h voluto anche evidenziare che il territorio della Locride è particolarmente attenzionato dallo stesso presidente della giunta regionale Mario Oliverio. Un incontro tutto sommato abbastanza positivo, ma non  solo per le informazioni ( e gli impegni ) dell’assessore regionale, quanto piuttosto per le precisazioni, sul piano tecnico e sul piano amministrativo e operativo,  che il pubblico ha avuto modo di ascoltare da Pietro Fuda, particolarmente  sulla problematica del lungomare, ma anche sulle altre infrastrutture attenzionate e sulla necessità di combattere la burocrazia che rimane uno dei mali peggiori del territorio della Locride e della Calabria in generale. Non a caso ha voluto ricordare che a Siderno esistono tantissime pratiche giacenti che, se regolarmente attivate, potrebbero dare una grossa spinta all’economia  locale.

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