Organizzata dal movimento letterario “Mag La ladra di libri”, in collaborazione con il Comune di Siderno, rappresentato per l’occasione dall’assessore Bianca Gerace, si è tenuto a Siderno Superiore nella suggestiva location di Palazzo De Moja la presentazione del libro scritto da Daniele Castrizio e Cristina Iaria “Bronzi di Riace – L’enigma dei due guerrieri” (2016, Città del Sole edizioni) . E’ stata una occasione per “rivedere” la storia del ritrovamento dei due importanti reperti storici in una serata seguita da un pubblico folto, attento ed eterogeneo, che è stato per certi versi subito affascinato dal coinvolgente intervento del docente universitario di Numismatica all’Università di Messina Daniele Castrizio che, introdotto dall’animatrice del movimento “Mag – La ladra di libri” Maria Antonella Gozzi ha esposto, con l’ausilio delle diapositive, i contenuti del libro e ha enumerato le varie teorie sull’origine delle due celeberrime statue. Significativa, a proposito dei n umerosi “miti” che circolano sulle due statue la battuta “Se gli archeologi fossero stati medici, saremmo tutti morti”.Positiva, comun que, la sua ulteriore considerazione sulla Calabriua ” che non è un deserto archeologico; anzi, è ricca di tesori in moltissime sue zone che possono e devono essere valorizzati”. Una convinzione, quest’ultima, che è stata corroborata dalla direttrice dei musei di Locri e Monasterace, Rossella Agostino, che ospite dell’incontro culturale, ha elencato tutta una serie di autentici tesori archeologici presenti in particolare sulla fascia ionica della provincia reggina, e l’assoluta necessità di fare rete, tra istituzioni e associazioni, per la loro effettiva valorizzazione. E’ anche intervenuto il presidente del Corsecom, Mario Diano, che, dal canto suo, ha voluto dare assicurazione ai presenti che gli operatori turistici stanno svolgendo un buon lavoro per garantire maggiori affluenze soprattutto puntando sulla promozione delle preziose risorse rappresentate dai siti archeologici. Agli interventi dei relatori ha fatto seguito un lungo dibattito che è servito a mettere a fuoco la grande importanza che rivestono per la Calabria le due suggestive statue e, nel contempo, per la Locride, il notevole potenziale archeologico.

Aristide Bava
n.b. Allegata foto “tavolo” – Il tavolo dei relatori – Castrizio, Gozzi, Agostino, Diano