Stiamo assistendo ad una propaganda elettorale della sinistra incentrata sull’uomo della provvidenza. Abbiamo dunque motivo di ritenere che Fuda si stia attrezzando per i miracoli. A parte la battuta, rimane irrisolta nelle proposizioni della sinistra una questione sociale, che investe una larga parte dell’elettorato sidernese. La sinistra aveva ricondotto ogni vicenda negativa della città alle responsabilità del centrodestra, la cui politica è quella di non discriminare i cittadini in base alle ideologie e alle tradizioni, tenendo fermo piuttosto il principio della complementarietà di esperienze, intelligenze, imprese diverse, per rafforzare il senso della comunità senza imporre un pensiero o uno stile unico, ma rispettando le differenti sensibilità. Questo metodo democratico è stato giudicato dalla sinistra come portatore di deviazioni e di cattiva gestione amministrativa, quando invece esso genera fattori positivi di condivisione di obiettivi, di solidarietà e di protezione di fasce popolari emarginate o non conformi, guardate con sospetto dalla sinistra per aver votato nel passato in larga maggioranza il centrodestra. Ora si dà il caso che la odierna propaganda della sinistra si stia rivolgendo a queste stesse fasce popolari, attribuendo loro virtù e non più vizi, corteggiandole con i summit di Fuda in giro per le frazioni e le contrade, per chiedere sostegno elettorale.  Dovremmo dunque dirci soddisfatti per questo ripensamento della sinistra, che aveva criminalizzato numerosi elettori di centrodestra nelle zone periferiche della città? O non piuttosto dovremmo avvertire gli stessi cittadini di non cadere nell’inganno elettorale della sinistra, che ha sfruttato vicende dolorose e controverse della politica comunale per etichettare negativamente una gran parte della nostra città, aggravandone le sorti?     In tutta questa situazione permeata di ipocrisia, è rimarcabile un altro fatto che genera confusione e viola il principio di imparzialità della pubblica amministrazione nella competizione elettorale: nella ricorrenza nazionale del 25 aprile, i commissari hanno consentito a Fuda di utilizzare per evidenti fini di promozione della sua candidatura la sala del Consiglio comunale, per un incontro con un gruppo di studenti ai quali rivolgere il messaggio della Liberazione, quasi che egli rivestisse la funzione di sindaco.  Si tratta evidentemente di un modo improprio di concepire  la disponibilità di un luogo istituzionale ed è un altro segno che distingue una sinistra da sempre protesa ad occupare la dimensione pubblica con l’inganno.

La coalizione di centrodestra

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