Incuriositi dal fatto che a Siderno, in questi giorni, per quanto concerne i lavori di riammodernamento ed ampliamento dell’impianto di San Leo stiano circolando voci indiscriminate su di una eventuale “neutralità” della candidata a sindaco ed ex assessore regionale Mariateresa Fragomeni, abbiamo cercato di raggiungerla per fare qualche domanda. La stessa Fragomeni, molto garbatamente, ci ha così risposto:

D. Si vocifera che non abbiate partecipato all’incontro pubblico organizzato dai comunisti qualche giorno fa sulla questione impianto di San Leo. Perché?
R. Mi dispiace che si dicano cose assolutamente non vere. All’incontro era presente la segretaria del PD, Giusy Massara, e poi so che l’avrebbe raggiunta il vice segretario Alessandro Archinà.
Io non ho potuto personalmente partecipare perché avevo un incontro concomitante con l’associazione dei commercianti e quella degli imprenditori, calendarizzato molto tempo prima, nell’ambito del tour di ascolto che stiamo facendo con le varie associazioni sidernesi, per cui non potevo né spostarlo né farmi sostituire.
Tra l’altro, il sabato precedente, durante l’incontro con le associazioni ambientali, avevamo discusso anche della questione ambientale.

D. In estrema sintesi, però, voi che posizione avete su questa questione?

R. La tutela della salute e dell’ambiente come beni fondamentali, costituzionalmente garantiti, per noi è una priorità assoluta, oltre che un punto programmatico centrale.
E proprio la centralità e l’importanza della questione, ci impongono di avere un approccio serio, ponderato e non approssimativo. A mio avviso perciò, prima di tirare conclusioni, è necessario avere tutte le informazioni del caso, e non solo una parte.
Per questo motivo, il giorno stesso in cui è uscito l’avviso pubblico per il rilascio del “provvedimento di VIA nell’ambito del provvedimento in materia ambientale circa l’impianto di San Leo”, mi sono immediatamente premurata di contattare la dottoressa Reillo (D.G. del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria) e l’ing. Pallaria (D.G. responsabile), per capire meglio se fosse tutto conforme al piano regionale di gestione rifiuti.
Il giorno dopo mi sono recata al Comune ed ho incontrato la Commissaria dott.ssa Mulè, l’ing. Fazzari e l’ing. Suraci. Abbiamo chiamato assieme (per amor del vero era stato sollecitato anche dall’Osservatorio dei rifiuti) l’ing. Martino (progettista dell’impianto) ed abbiamo concordato che giorno 23 settembre, quest’ultimo sarebbe venuto a Siderno per un incontro pubblico, così da dirci, carte alla mano, esattamente la tipologia degli interventi previsti, visto che iniziano a circolare “voci” di ampliamenti, nuovi impianti etc.
Ecco, io sono dell’avviso che solo all’esito di quell’incontro, si potrà davvero discutere con cognizione di causa. Tra l’altro, ricordo che il piano regionale di gestione dei rifiuti, assieme ai vari interventi allo stesso connessi, era stato concertato con le realtà territoriali interessate e l’allora sindaco di Siderno (parliamo del periodo giugno 2017 e aprile 2018).
Perciò, la cosa su cui dobbiamo assolutamente vigilare è che non cerchino di “rifilarci” cose differenti dal piano concordato. Quello si che è davvero importante.
All’esito dell’incontro del 23 settembre, si potrebbe, magari, anche valutare l’idea di incaricare un gruppo di ricerca indipendente per un parere sul reale impatto ambientale.

Quindi, in conclusione, possiamo ritenere che anche se Mariateresa Fragomeni non ha partecipato all’incontro organizzato dal Partito Comunista e qualche suo avversario va sostenendo in giro  che il candidato a Sindaco del PD  si stia sostanzialmente “disimpegnando” circa il futuro dell’impianto di separazione e dei miasmi che hanno infestato l’aria dell’estate sidernese, la stessa, per come ci ha dichiarato, continua a tenere alta l’attenzione su questa vicenda visto che proprio su questo tema ci si giocherà il destino sia “turistico” che ambientale della città. Argomento che per la sua importanza, ovviamente, non potrà non essere seguito da tutti gli attori politici che si confronteranno con la prossima chiamata alle urne prevista tra metà ottobre e metà dicembre. Toccherà al futuro Sindaco, quale massima autorità sanitaria presente sul territorio, la disciplina dei quantitativi di rifiuti che si potranno conferire all’impianto commisurandoli alle necessità della popolazione residente che non è più disposta ad accettare passivamente un’ ulteriore limitazione della propria qualità della vita.

Antonio Tassone ecodellalocride.it