Sono passati ormai due anni da quando, in località Moleti di Ciminà, venne ucciso con un colpo di fucile caricato a pallettoni, il commerciante  sidernese Vincenzo Ieraci. Vincenzo Ieraci, era un ottimo padre di famiglia con importanti valori umani, un grande lavoratore ed una persona stimata e ben voluta da tutti con un’immensa bontà d’animo. All’epoca si disse che lo stesso rimase coinvolto in questo triste episodio perché ebbe la “colpa” di  trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato ed in compagnia della persona sbagliata. I carabinieri effettuarono subito i primi riscontri ed avviarono tempestivamente le indagini. Ancora però, da quelle indagini, non si è ottenuto nessun risultato. E così il sacrificio di una persona perbene, cui una folla di persone mai vista prima a Siderno ha voluto tributare l’ultimo saluto, non merita di rimanere senza risposte. I familiari, i suoi amici, tutte le persone che lo hanno conosciuto per i suoi modi cordiali ed educati, hanno il diritto di conoscere chi siano stati autori e mandanti affinchè  venga loro irrogata la giusta punizione. Alla Procura di Locri ed alla Dda di Reggio Calabria il compito di dare queste risposte all’intera cittadinanza locridea.

Antonio Tassone

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