A Siderno, presso i locali dell’Ymca, organizzato dai gruppi consiliari “Siderno 2030” e “La Nostra Missione” si è tenuto un importante ed interessante incontro dal titolo “Siderno e lo Sport”. Il convegno, aperto a tutti, è stato un momento di confronto su temi di forte impatto sulla salute pubblica e sulla qualità della vita.
Il programma dell’incontro, moderato dal giornalista Antonio Tassone, ha registrato una relazione iniziale di Marcello Attisano dal titolo: “Lo sport a Siderno”. Quindi il Dott. Michele Iannopollo ha relazionato brillantemente su “Salute e benefici dell’attività sportiva”. E’ intervenuta in collegamento web la Senatrice Daniela Sbrollini, prima firmataria del Ddl sullo Sport, quindi gli interventi politici di Domenico Catalano (capogruppo consiliare “La Nostra Missione”) e Domenico Sorace (capogruppo consiliare “Siderno 2030”). Oggi tratteremo della relazione di Domenico Catalano, nei prossimi giorni ritorneremo sull’argomento sport a Siderno accendendo i fari sulla relazione di Domenico Sorace.
La storia sportiva a Siderno ha nel proprio DNA una vocazione forte ed autentica.
Però- ahinoi!- – ha affermato Domenico Catalano- accanto alle glorie del passato dobbiamo riconoscere che, ormai da qualche decennio, questa vocazione si è affievolita. Siderno non mostra più lo slancio positivo, lo smalto, la performance che un tempo la caratterizzavano. Allora è legittimo domandarsi: Che cosa è successo ? Quali dinamiche hanno determinato questo rallentamento?
E’ necessario affrontare con onestà questa analisi, riconoscendo che il percorso recente non riesce a reggere il confronto con la grandezza della tradizione passata. Per questo è fondamentale avviare un ragionamento profondo e serio, condiviso, coinvolgendo tutti gli attori del settore,affinchè Siderno possa ritrovare la sua identità sportiva e le energie necessarie per rilanciarsi. Sedersi attorno ad un tavolo: tutti.
A partire dall’Amministrazione, continua Catalano, che su questo tema dimostra spesso disattenzione e una preoccupante mancanza d’interesse. Insieme alle parrocchie- come ai tempi del mitico Don Achille, che aveva persino una squadra di calcio.
E insieme alle scuole, dove un tempo l’educazione fisica era un pilastro solido e vivo. Ricordo con gratitudine il Prof. Rocco Sgambelluri, che ci faceva vivere lo sport in ogni gesto. Oggi invece, quella materia appare quasi dimenticata, e non sappiamo più se riceva l’attenzione che meriterebbe. Oggi più che mai occore una forte iniziativa, un progetto che metta al centro non solo le opere da realizzare, ma una visione, una partecipazione, una responsabilità collettiva. Quella responsabilità che è mencata negli ultimi anni. Una cosa va detta con chiarezza: un’amministrazione comunale che governa da più di quattro anni non può non aver dato alcun impulso significativo allo sport. Ha quasi ignorato il problema. Non prevedendo nel proprio bilancio comunale un adeguato investimento dedicato allo sport, limitandosi- quando è accaduto- a utilizzare i finanziamenti provenienti da Regione o Governo, salvo poi criticare apertamente il governo per presunti tagli ai contributi destinati agli enti locali. Io dico invece- e chiunque può verificarlo- che mai come in questi anni il comune di Siderno ha ricevuto così tanti contributi e finanziamenti. Il problema non è la mancanza di risorse, o di strutture, nel nostro passato glorioso non avevamo molte attrezzature, ritengo invece,che è la mancanza di strategia, di programmazione, di una prospettiva di rilancio. E questo è mancato per un decennio e forse più. Da qui dobbiamo ripartire. Questa sera vorremmo lanciare un progetto nuovo, un progetto da costruire con tutti gli attori interessati. Senza esclusioni: amministrazione, società sportive, associazioni,scuole, parrocchie,famiglie, professionisti del settore, semplici cittadini. Un progetto da pensare e realizzare con coraggio, determinazione, con la forza di chi crede davvero nel valore dello sport. Un progetto che nasce dal metodo, dal lavoro serio, da una sinergia che non vacilla. Perchè lo sport non rinasce con annunci o gesti isolati: cresce con una visione che guarda lontano, con impegno condiviso, con una comunità che si sente protagonista del cambiamento. E per dare subito un segnale chiaro, ha concluso Domenico Catalano, ci impegniamo a convocare, nei prossimi giorni, un incontro pubblico interamente dedicato a questa proposta: un momento vivo, aperto, in cui ascoltare ed ascoltarsi, confrontarsi e costruire insieme. Un’occasione in cui ognuno potrà portare la propria voce, la propria esperienza, il proprio pezzo di futuro. Siderno può – e deve- tornare ad essere una città che crede nello sport. Una città che dà spazio ai giovani, sostiene i talenti, valorizza gli impianti, favorisce la socialità, promuove salute e cultura. Una città che non guarda al passato con nostalgia, ma con orgoglio. E che guarda al futuro con coraggio, responsabilità e ambizione. Rilanciare lo sport significa rilanciare Siderno. Significa restituire energia, identità, appartenenza. Significa far tornare la nostra comunità protagonista. E noi- tutti insieme- questa sfida siamo pronti ad assumerla. Con passione, con serietà e con la certezza che Siderno ha ancora molto da dare, e molto da vincere.
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