Gentili cittadine e cittadini, autorità, rappresentanti delle società sportive, allenatori, ufficiali di gara, insegnanti, oggi è un piacere ritrovarci qui per riflettere insieme sul rapporto tra sport e salute e sul ruolo che un’amministrazione comunale – in particolare l’Amministrazione della nostra Siderno – può e deve svolgere per promuovere stili di vita sani, inclusivi e sostenibili.
Siderno, lo sappiamo bene, è una città viva, ricca di energia, con un patrimonio umano straordinario. Una città attraversata da tanta passione sportiva e caratterizzata da un tessuto associativo che negli anni ha dimostrato impegno, dedizione e spirito di comunità, che ha prodotto campioni di assoluto rilievo nazionale ed internazionale così come ha bene relazionato Marcello Attisano.
Lo sport, per Siderno, non è un settore secondario: è un elemento identitario, un fattore di crescita sociale e culturale, e un investimento sul futuro dei nostri giovani.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di ricordare che lo sport è salute. È prevenzione. È educazione.
Abbiamo ascoltato con interesse il dr. Michele Jannopollo, al quale va il nostro ringraziamento per il contributo positivo che ha voluto portare in questo evento e da lui abbiamo avuto la conferma di come l’ attività fisica riduce il rischio di malattie cardiovascolari, migliora la salute mentale, combatte la sedentarietà, favorisce l’equilibrio emotivo.
Dall’intervento della senatrice Sbrollini è venuto fuori anche un altro messaggio. (?) Lo sport può produrre effetti anche economici positivi, perché riduce la spesa pubblica, soprattutto quella sanitaria, prevenendo malattie croniche e riducendo i costi di farmaci e ospedalizzazioni. Diversi studi indicano infatti che un aumento della pratica sportiva può generare un risparmio significativo per il Servizio Sanitario Nazionale.
Ma l’attività fisica contribuisce anche a ridurre le disuguaglianze sociali, perché lo sport, se ben promosso, diventa uno straordinario strumento di inclusione.
E qui entra in gioco il ruolo delle amministrazioni comunali, e in particolare il nostro ruolo come consiglieri del Comune di Siderno.
Un Comune ha il compito non soltanto di garantire spazi, regolamenti e servizi, ma anche di essere promotore di una cultura del benessere, di un modo nuovo e moderno di vivere la città.
Il primo ambito su cui un’amministrazione deve intervenire è quello degli impianti sportivi.
Siderno gode della presenza di diverse strutture che, negli anni, passati hanno rappresentato un punto di riferimento per migliaia di giovani e appassionati.
Investire negli impianti significa offrire a bambini, ragazze, famiglie e anziani luoghi sicuri, accessibili, dignitosi.
Significa valorizzare le palestre scolastiche, migliorare i campi comunali, rendere fruibili gli spazi all’aperto, creare percorsi per la corsa, la camminata, il ciclismo.
Siderno ha la fortuna di avere un lungomare meraviglioso: un luogo naturale dove il movimento può diventare parte della quotidianità. Rendere questo spazio sempre più attrezzato, sicuro e vissuto è un obiettivo che dobbiamo perseguire.
E non basta costruire: occorre mantenere nel tempo, programmare, rendere gli impianti economicamente sostenibili e realmente fruibili da tutti, garantendo opportunità accessibili e orari compatibili con la vita quotidiana dei cittadini.
A tale riguardo mi sembra doveroso fare il punto sullo stato degli impianti sportivi del nostro Comune. Lo abbiamo chiesto all’ Amministrazione Comunale ed è corretto che anche voi sappiate quello che proprio mercoledì scorso ci è stato risposto (leggere risposta ad interrogazione)
E’ superfluo dire che non ci sentiamo per nulla soddisfatti di quanto ha scritto l’ Assessore Fuda per i seguenti motivi:
Negli ultimi quattro anni, pur stando all’opposizione, abbiamo sempre sollecitato e sostenuto – anche con voto favorevole in consiglio comunale – la realizzazione o meglio l’adeguamento dei nostri impianti sportivi.
Mi riferisco in particolare ai campi da calcio di Mirto e di Siderno Superiore che, nonostante i finanziamenti stanziati sin da gennaio 2022, risultano ancora oggi a distanza di ben 4 anni inutilizzabili dalle associazioni sportive e dalle scuole calcio del territorio.
Inoltre, dopo una prima esclusione negli anni passati dalla graduatoria relativa all’avviso Sport e Periferie, dovuta alla scarsa percentuale di cofinanziamento proposta dall’Amministrazione, avevamo accolto positivamente, lo scorso anno, l’ottenimento dei fondi per l’adeguamento funzionale dello stadio comunale Raciti
Oggi, tuttavia, non possiamo che esprimere rammarico e preoccupazione per i ritardi accumulati che quasi certamente costringeranno le nostre squadre di calcio a disputare anche nella prossima stagione le loro gare casalinghe in stadi di altri Comuni con aggravio di costi per le loro casse e per tutto il movimento di famiglie e tifosi che gli gravita attorno.
Ad aggravare la situazione giungono insistenti le voci che parlano di una sospensione dei lavori dello stadio per presunta inadeguatezza della progettazione rispetto alle vigenti normative CONI, indispensabili per ottenere le omologazioni delle varie federazioni sportive.
Tutto questo sta a dimostrare l’assenza di programmazione che ha portato alla contemporanea indisponibilità di tutti terreni di gioco comunali ed all’incapacità di offrire alle società soluzioni alternative anche mediante convenzioni tra il comune e strutture private tra tutte lo storico campo sportivo “ Francesco Romeo” che avrebbe potuto ospitare gare sino alla prima categoria
Attendiamo inoltre con interesse l’avvio delle attività natatorie presso la piscina comunale, assegnata da alcuni mesi a un’impresa cosentina ma ancora non operativa, nonostante gli annunci del Sindaco.
E che dire del Palazzetto dello Sport? Struttura già potenzialmente funzionante dall’inizio dell’attuale consiliatura, ma tuttora sotto-utilizzata e priva di una gestione diretta dell’Ente o affidata a operatori economici o realtà sportive, a causa dei costi eccessivi fissati dall’Amministrazione nei due bandi di gara pubblicati in questi anni che inevitabilmente sono andati deserti.
Rimanendo sul tema dei costi, ha destato particolare sorpresa l’articolo apparso di recente sulla Gazzetta del Sud, nel quale venivano confrontate le tariffe applicate dai comuni della zona per l’utilizzo dello stadio da parte delle associazioni dilettantistiche. Il nostro Comune risultava inspiegabilmente il più oneroso rispetto agli altri enti. E qui, come diceva il giornalista Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea. E’ questo il modo per incoraggiare e favorire l’attività sportiva? Com’è possibile che gli altri Comuni della zona, che comunque devono rispettare la stessa legge per quanto concerne la copertura dei costi dei servizi a domanda individuale, tra cui rientrano anche gli impianti sportivi, riescono a deliberare tariffe nettamente più vantaggiose rispetto a quelle del Comune di Siderno? A nostro avviso perché lo sport non è ritenuto da questa Amministrazione un investimento strategico.
Il secondo compito, anch’esso molto importante, che una amministrazione deve garantire è quello che è quello che lo sport non sia un privilegio, ma un diritto.
Essere un Comune che crede nello sport significa creare le condizioni affinché chiunque possa praticarlo, indipendentemente dall’età, dalle risorse economiche o dalle fragilità personali.
Questo significa lavorare su:
- sostegni per famiglie in difficoltà,
- progetti dedicati a bambini e adolescenti,
- attività specifiche per anziani, per promuovere l’invecchiamento attivo,
- percorsi di sport adattato e inclusivo per persone con disabilità.
Siderno, grazie anche alla collaborazione con realtà associative locali, ha dimostrato di saper accogliere queste sfide solo in modo parziale. Il nostro percorso deve invece migliorare, rafforzarsi, ampliarsi.
Lo sport deve essere un linguaggio universale capace di raggiungere tutti, anche chi oggi rischia di restare ai margini.
Il terzo ambito di intervento di un’amministrazione è quello di instaurare relazioni positive e di collaborazione fattiva con le locali società sportive. A Siderno le associazioni del settore sono un patrimonio di valore inestimabile. Sono centri educativi, prima ancora che sportivi.
Sono luoghi dove si impara la disciplina, il rispetto, la collaborazione, la costanza.
E soprattutto sono comunità: comunità che accolgono i ragazzi sin da piccoli, che li seguono nella crescita, che rappresentano un punto di riferimento per molte famiglie.
Il compito dell’amministrazione sarebbe quindi quello di supportare queste realtà, semplificare le procedure, collaborare nella gestione degli spazi, promuovere eventi comuni, ascoltare le loro esigenze e dimostrarsi disponibili a confrontarsi sulle loro proposte, offrire programmi di formazione per migliorare le competenze gestionali ed operative dei membri delle associazioni
Una Siderno forte è una Siderno che sa valorizzare il lavoro silenzioso ma fondamentale di allenatori, dirigenti, volontari, famiglie che dedicano tempo, passione e competenza alla crescita dei nostri giovani.
Un ulteriore ambito è quello della valorizzazione degli spazi aperti. La nostra città ha un potenziale enorme: oltre agli impianti, dispone di spazi naturali bellissimi.
Il lungomare, le piazze, le aree verdi possono diventare punti di allenamento, di aggregazione, di salute. Il Comune potrebbe favorire questo processo attraverso:
- percorsi di camminamento;
- attività gratuite o a basso costo;
- iniziative nelle scuole per promuovere l’attività motoria;
- progetti di educazione alla salute fin dalla prima infanzia.
La scuola, a Siderno come ovunque, è il luogo dove si formano le cittadine e i cittadini di domani. Rafforzare il legame tra Comune, istituti scolastici e associazioni sportive è fondamentale per offrire ai giovani percorsi completi, continui e di qualità.
Anche la comunicazione assorbe un ruolo importantissimo per la promozione dell’attività sportive. Spesso i cittadini non praticano sport non perché non vogliano, ma perché non conoscono tutte le opportunità disponibili.
Per questo il Comune deve:
- comunicare meglio e di più anche attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali,
- rendere visibili le iniziative,
- organizzare giornate aperte,
- promuovere eventi e manifestazioni,
- coinvolgere le contrade,
- ascoltare i bisogni della popolazione.
Siderno deve diventare una città dove lo sport è sempre presente, un elemento riconoscibile nella vita quotidiana, e non solo un’attività praticata in orari e luoghi circoscritti.
Un ultimo ambito di intervento da parte dell’amministrazione è quello dello sport come benessere collettivo. Lo sport infatti non è solo movimento: è cultura, è educazione civica.
Chi fa sport impara a rispettare le regole, a lavorare in squadra, ad affrontare le difficoltà, a riconoscere il valore dell’impegno.
Questi valori sono essenziali per costruire una comunità sana e coesa.
A Siderno abbiamo bisogno di investire su questo: su una cultura del rispetto, della collaborazione, della convivenza civile. E lo sport, più di qualsiasi altra attività, rappresenta un terreno prezioso per trasmettere questi principi ai nostri giovani.
In conclusione, vi anticipo che nei prossimi mesi come associazione Siderno2030 ci faremo promotori di alcune iniziative con le quali intendiamo coinvolgere la cittadinanza, daremo vita a momenti partecipativi di confronto e ascolto attivo, finalizzati a raccogliere idee e proposte utili alla crescita del sistema sportivo sidernese. Invito quindi coloro dei presenti in sala che sono interessati a queste nostre iniziative a manifestare già da stasera la loro disponibilità
Per noi lo sport non deve essere una voce marginale del bilancio pubblico ma un investimento strategico. È un investimento sulla salute dei cittadini, sulla prevenzione, sulla qualità della vita.
È un investimento sulla crescita sociale ed educativa dei nostri ragazzi.
È un investimento sulla bellezza e sulla vivibilità della nostra Siderno.
In definitiva è necessario, dopo aver effettuato una analisi dei bisogni ed una fotografia della situazione sportiva locale, redigere un piano Strategico, uno Sport Plan, che vada a tratteggiare le linee guida per il futuro dello sport del territorio comunale nel medio lungo periodo
Come amministratori comunali, pur se ad oggi di minoranza , abbiamo il dovere di guardare lontano, di costruire una città che non sia soltanto luogo di residenza, ma luogo di vita.
Una città dinamica, moderna, accogliente. Una città in cui il benessere non sia un privilegio, ma un diritto condiviso.
Siderno ha tutto ciò che serve per essere un modello di comunità attiva: un territorio stupendo, una popolazione energica, associazioni appassionate ma negli ultimi anni ha un limite, quello che il senso di appartenenza si è affievolito.
Sta a noi – istituzioni, cittadini, famiglie, scuole, società sportive – ravvivare l’orgoglio di essere e sentirci sidernesi, di riprendere la strada che abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto, lavorare insieme, creare opportunità per tutti.
Lo sport può e deve davvero diventare uno dei pilastri del futuro della nostra città.
Un futuro fatto di salute, inclusione, partecipazione e orgoglio sidernese.
Grazie a tutti per l’impegno quotidiano e per la vostra presenza qui oggi.
Domenico Sorace (Capogruppo consiliare Siderno 2030)


