SIDERNO – L’ex commissario ad acta della sanità calabrese Massimo Scura non esclude un proprio impegno politico in Calabria nel prossimo futuro. L’annuncio, stimolato da una domanda dell’avvocato Pino Mammoliti, è arrivato al termine della presentazione del libro di Scura dal titolo “Calabria malata. Sanità, l’altra ‘ndrangheta” che ha avuto luogo questo pomeriggio nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri” di Siderno davanti a un folto pubblico composto in prevalenza da operatori del settore e da cittadini attivi in politica e nel mondo dell’associazionismo.
In particolare, Mammoliti, che aveva letto il libro di Scura nei giorni scorsi, ha speso parole di elogio per il saggio dell’ex commissario della sanità (sindaco di un comune abruzzese) proponendo la costituzione di una fondazione capace di costituirsi parte civile nei processi a carico di chi avrebbe commesso reati a danno della sanità della nostra regione, aggiungendo, testualmente «E poi, e mi può rispondere anche con una pernacchia – rivolgendosi a Scura – vorrei sapere se esclude o meno un suo impegno politico in Calabria come atto di amore verso la nostra regione di cui la sua famiglia è originaria».
Sembrava una delle ormai consuete provocazioni del vulcanico avvocato locrese, e invece Scura ha colto la palla al balzo, spiegando che «Se avessi avuto dieci anni di meno non avrei avuto alcuna esitazione a candidarmi. Del resto, questo libro rappresenta un atto di amore verso questa regione, ma potrebbe non essere l’ultimo, anche se ci devo pensare. Al momento, tra l’altro, non saprei nemmeno sotto quale simbolo candidarmi».
Un fulmine a ciel sereno, giunto nel corso di un ricco e partecipato dibattito al termine del quale Scura ha ammesso che «Quella di oggi è stata la presentazione del mio libro in cui mi sono trovato meglio, perché consapevole di avere di fronte un uditorio competente e teso alla risoluzione delle annose problematiche della sanità calabrese. Del resto, un noto detto giapponese recita che «Se c’è un problema lo si affronta, non si affrontano le persone» perché il malcostume diffuso in questa terra, secondo il quale è sempre colpa di qualcun altro, non porta da nessuna parte.
Seduti nella folta platea, tra gli altri, l’ex direttore sanitario dell’Asp di Reggio Calabria Pasquale Mesiti, che ha speso parole di elogio per l’attività svolta da Scura, così come ha fatto l’ex assessore al Welfare della Regione Calabria Federica Roccisano che, tra il serio e il faceto, ha detto a Scura che «Esiste già il nostro movimento denominato “E’ tempo di reagire” e se vuole può unirsi alla nostra battaglia per una Calabria diversa e migliore».
Tra le tante tematiche trattate nel libro, le difficoltà incontrare durante i quasi quattro anni di mandato commissariale da Scura, che denuncia la mancata collaborazione da parte della politica e le problematiche incontrate con gli operatori del settore, con i sindacati e i gestori di cliniche private convenzionate. Un libro che non fa sconti a nessuno, quello di Scura, in cui vengono evidenziati nomi, cognomi e circostanze precise «Perché – ha spiegato – il primo passo per cambiare in meglio le sorti di questa terra è aumentare la conoscenza dei fatti».
Non rimane, a questo punto, che capire come e se quanto preannunciato da Scura possa o meno tradursi in un impegno concreto e diretto in politica. Chi vivrà vedrà.
Gianluca Albanese lentelocale.it