Dal perché della candidatura alle priorità del suo programma, dalla sua evoluzione politica alle recenti diatribe con il Pd, dalla “pace” con Panetta ai rapporti con il centrodestra. L’intervista con l’ex sen. Pietro Fuda, già presidente dell’amministrazione provinciale ed oggi candidato unico per la coalizione di centrosinistra alla carica di sindaco di Siderno, è a tutto campo. La prima è una domanda d’obbligo: Qual è stata la molla che ha spinto Pietro Fuda ad accettare una candidatura che in tempi passati gli era stata piu’ volte sollecitata e che non aveva mai preso in seria considerazione ?
” Potrei dire subito – risponde Pietro Fuda – che sono state le tantissime pressioni che ho avuto negli ultimi mesi non solo da esponenti politici locali di varia estrazione ma anche da numerosi cittadini. E sarebbe, questa, certamente una risposta che giustificherebbe ampiamente la mia decisione soprattutto per la precarietà che la nostra città sta vivendo. Ma voglio essere sincero sino alla fine. Negli ultimi tempi mi ha scosso parecchio la vicenda del lungomare e l’assoluta mancanza di attenzione che c’è stata su questo delicato problema certamente molto sentito dalla cittadinanza. Quanto è successo dopo la devastazione e la stessa incapacità di utilizzare quei pochi soldi che Regione e Provincia avevano garantito, fatte salve le corse al merito che si sono accavallate e la frequenza delle ( inutili) visite politiche hanno dato la conferma che questo è un paese abbandonato a se stesso. Questo è uno dei motivi, se non il principale, che mi hanno indotto ad accettare una sfida che ritengo di poter vincere per cercare di ridare dignità a Siderno e alla sua gente”.
Questo significa che esistono le possibilità di far tornare il lungomare alla sua originaria bellezza ?
” Senza dubbio. E non certo con i quasi cinquecentomila euro che sono stati promessi. Per fare le cose per bene servono finanziamenti veri che tengano conto anche della necessità di far entrare Siderno nel piano degli interventi per le coste programmato dalla Regione e mi spiace dover evidenziare che quando si è trattato di discuterlo Siderno non era rappresentata. Rispetto ai finanziamenti sono dell’avviso che non ci saranno difficoltà a reperire le risorse meno fiducioso sono invece sulla soluzione degli aspetti tecnici e burocratici. Questa è la vera battaglia da fare”.
Ma come pensa, da possibile futuro sindaco della città di raddrizzare una barca che oggi fa acqua da tutte le parti e si trova in uno stato di grande precarietà economica ?
” Intanto rafforzando subito il colloquio-contatto con i cittadini e cominciando a sbloccare tutte le pratiche che sono giacenti in Comune. Ho già fatto alcune mie valutazioni e so che esistono una quarantina di pratiche di notevole portata senza concessione edilizia e senza che ci siano motivi ostativi per il suo rilascio. Se si mette in moto l’edilizia si mette in moto l’economia e arrivano subito posti di lavoro già nel settore privato. Poi non riesco a capire perché non si sfruttano i finanziamenti pubblici che esistono. Per essere pratico parlo di cose reali come il Palazzetto dello Sport, l’ampliamento dell’ Ipsia, il completamento del teatro comunale, il restauro di alcuni palazzi di Siderno superiore, la pista ciclabile . Tutte opere che mi vengono subito in mente e che sono già finanziate con le pratiche ferme”.
Tutte cose, queste, che faranno parte, dunque, del programma della sua coalizione ?
” Senza dubbio – risponde Pietro Fuda mostrandoci la bozza del programma già in fase di elaborazione – unitamente ad altre cose importanti come la soluzione del problema della Diga, la possibilità di irrobustire il turismo balneare, la necessità di risolvere definitivamente il problema dei rifiuti, l’assoluto bisogno di intervenire per lo svincolo della nuova ss.106 e l’urgenza di far decollare la Casa della salute. Tutte cose di primaria necessità che unitamente a viabilità, verde pubblico e l’attuazione del Piano strutturale comunale decono cambiare il volto della città”. Non le sembra un programma ambizioso in una situazione tanto precaria ? ” Non credo sia un programma ambizioso. Il segreto per fare le cose è di far funzionare la macchina amministrativa; il resto poi arriva di conseguenza. Chi mi conosce sa che non sono abituato ad attendere l’arrivo della manna dal cielo e sono il primo a rimboccarsi le maniche quando c’è da farlo”. Parliamo del recente passato e della polemica con il Pd. In alcuni momenti il circolo del Pd non è stato tenero nei suoi riguardi anche se dopo l’ultima assemblea sono state accantonate le primarie e c’è stata la convergenza sul suo nominativo.
Non ci saranno strascichi politici?
” Vere polemiche con il Pd non ci sono state. Semmai con alcune persone del Pd e, probabilmente, per motivi trasversali e non certamente politici. D’altra parte ho piu’ volte detto che in una coalizione di sinistra senza il Pd non mi sarei mai candidato. Non sono un politico dell’ultima ora e se non avessi avuto le giuste coperture , ad ogni livello, non avrei fatto questo passo. Cerchero’ di fare il sindaco per risolvere i problemi e la mia, sul piano politico, è una candidatura che viene d lontano. Le coperture ci sono sia a livello romano che a livello regionale. Tanto per intenderci, se alla Regione avesse vinto Wanda Ferro e non Mario Oliverio, non ci sarebbe stato motivo di una mia candidatura a sindaco di Siderno”. Ma, tanto per essere chiari, all’interno della coalizione di sinistra, a Siderno, qualche problema esiste.
Le recenti elezioni regionali hanno creato molta frizione tra Mimmo Panetta, rappresentante di Sel e suo principale alleato e Maria Teresa Fragomeni, segretaria politica del Pd che non ha nascosto la sua irritazione per la sua eccessiva “vicinanza” con Panetta ?
” Sono fatti personali e non politici. Panetta è stato uno dei tanti che ha sollecitato la mia candidatura ed è un autorevole esponente politico della città. L’eventuale antagonismo partitico non puo’ e non deve pesare piu’ di tanto. Sono convinto che ci sono le condizioni per garantire una buona amministrazione alla città. Anche Siderno Libera, che è parte integrante della coalizione giocherà la sua parte. L’importante è che si sia tutti d’accordo sulla necessità di far uscire la città dalle secche in cui si trova e che si attui il programma che abbiamo concordato e sul quale non ci dovranno essere divergenze nel massimo della legalità. Legalità, mi consenta di dire, che deve essere praticata e non solamente parlata”.
Un’ultima domanda, forse eccessiva ma necessaria visto che serpeggia anche tra la cittadinanza: perché ha scelto di candidarsi con la coalizione di centrosinistra e non ha scelto una coalizione civica che le avrebbe certamente garantito un voto popolare bipartisan ?
” In parte penso di aver già riposto a questa domanda. Penso , pero’, sia giusto aggiungere che sono dell’avviso che per fare buona amministrazione soprattutto in un Comune come Siderno, sia necessaria anche una forte opposizione. E il mio augurio, mi creda, ammesso che sia io a vincere le elezioni, è che debba fare i conti con una opposizione seria capace anche di stimolare la soluzione dei problemi”.
Vuole aggiungere qualcosa ? ” Ci sarebbe da parlare di molte altre cose a partire dalla necessità di rilanciare l’ Associazione dei sindaci per andare alle problematiche della Città Metropolitana perché la crescita di Siderno deve coincidere con la crescita di tutto il territorio. Ma avremo modo di farlo in seguito.”
Aristide Bava