Aristide Bava
SIDERNO – Chiudete l’impianto, altro che ampliamento. Questa la sintesi della decisione unitaria adottata da un gruppo di organizzazioni,politiche e non , della cittadina, a seguito di un apposito incontro che ha avuto luogo presso la sede del Partito comunista in via Cerchietto . In premessa sono state evidenziate le grosse difficoltà che da molti anni sono state vissute dalla cittadinanza locale ed è stato sottolineato come Siderno non può continuare ad essere l’epicentro delle sventure legate al cattivo funzionamento di un impianto che sin dall’inizio della sua costruzione, ha dato, a fase alterne, parecchi problemi ai cittadini a partire dagli odori nauseabondi che in determinati periodi hanno costretto la comunità a giustificate proteste. Dopo una ampia discussione in cui sono state messe a fuoco le vicende che hanno caratterizzato l’attività dell’ impianto Tmb di contrada San Leo e la ripetuta considerazione che ” Siderno ha già dato”, e si è parlato anche del recente incendio che ha distrutto due dei cinque capannoni della struttura con la conseguenza che è stato “bloccato” il conferimento dell’umido e dell’indifferenziato si è arrivati ad articolare delle precise considerazioni che si possono riassumere – come recita un apposito comunicato stampa – in cinque punti. Ovvero1) La chiusura dell’impianto di San Leo; 2) La dismissione e la delocalizzazione dello stesso fuori dal Comune di Siderno , in posti lontani dalle aree abitate e da zone agricole o turistiche, nel rispetto dei vincoli ambientali e nel rispetto della normativa urbanistica, cittadina e statale;
3) Approntare un ricorso al TAR per quanto riguarda la salute pubblica, sia per la violazione delle norme menzionate sia sulla eventuale illegittimità di un eventuale ampliamento 4) Una raccolte di firme da parte della cittadinanza sui punti evidenziati e puntualizzati. A queste richieste hanno subito dato la loro adesione ufficiale l’Associazione Volo, il Comitato a Difesa della Salute dei Cittadini Sidernesi, il Comitato Ecologico Pantanizzi, i Comunisti Uniti per Siderno, il movimento Noi per Siderno, il Partito Democratico, il Comitato Riviera Pulita, il movimento Siderno nel Cuore e Sinistra Italiana. Intanto, in sede locale è ripresa la raccolta dell’ umido che, come abbiamo anticipato, dopo lo stop imposto dall’incendio dell’impianto di San Leo , sarà trasportato a Vazzano, in provincia di Vibo Valentia. Le operazioni di raccolta che dovevano terminare alla mezzanotte di giovedi sono proseguite anche nella mattinata di ieri a causa dell’enorme quantità che si era accumulata nella cittadina per il blocco dell’impianto. Siamo comunque ancora, in regime di raccolta provvisoria e, almeno ufficialmente, non si hanno notizie precise per l’immediato futuro,
nella foto un vistoso quanto eloquente manifesto