Aristide Bava
SIDERNO – I lavoratori di Locride Ambiente hanno proclamato un nuovo sciopero. Comunicazione in questo senso è stata data dal Coordinatore Provinciale Slai Cobas, Nazzareno Piperno alla Prefettura di Reggio Calabria, ai Comuni di Siderno, Grotteria, Bovalino , Monasterace e alla struttura gestionale di Locride Ambiente .
Lo sciopero sarà attivato nella giornata di martedi 11 maggio. ” Si tratta – dice una nota del sindacato – di decisione inevitabile alla luce dell’abnorme ritardo accumulato dalla società datrice di lavoro nel pagamento delle retribuzioni che ha oggi raggiunto punte di ben sei mensilità.
A ciò si aggiunga che, per come emerso nel corso delle procedure di raffreddamento svoltesi nella giornata del 27 aprile 2021, non sono emersi spiragli che possano far intravedere un miglioramento della situazione nel breve periodo in un contesto aziendale di ritardo strutturale nei pagamenti, che dura ormai da tempo e che ha determinato danni irreversibili ai lavoratori costretti da tempo ad inseguire anche quel minimo di liquidità necessaria a provvedere al proprio sostentamento familiare-” La nota fa riferimento anche al mancato esito positivo delle altre forme di tutela previste dall’ordinamento in favore dei lavoratori. A questo proposito, aggiunge la nota ” non si puo’ far a meno di rilevare come gli interventi sostitutivi, per quanto sintomatici di un malfunzionamento aziendale tanto reiterato da rappresentare non più un’eccezione ma una vera e propria regola alla quale ricorrere sistematicamente ogni mese a fronte delle gravi necessità dei lavoratori, avevano consentito di tamponare l’emergenza alleggerendo il disagio dei lavoratori. L’impossibilità quindi di ottenere anche per tale via i pagamenti dovuti – emersa nel corso della procedura di raffreddamento sopra richiamata con le Amministrazioni che hanno esposto , a sostegno del proprio rifiuto, motivazioni opinabili che non nascondono le evidenti illegittimità commesse dalle varie Amministrazioni ed avverso le quali si fa ogni più ampia riserva di agire presso le competenti sedi giudiziarie – rende inevitabile il ricorso alla odierna protesta quale unico mezzo a disposizione dei lavoratori per far sentire la propria voce e rivendicare i propri diritti, sottolineando come si tratti di un passo obbligato una volta percorsi ed esauriti senza alcun riscontro positivo tutti i rimedi previsti a loro tutela dall’ordinamento”.