LA VERITA’ SUL PIANO STRUTTURALE COMUNALE

Finalmente, a Siderno si ritorna a parlare di Piano Strutturale, è stata molto interessante la riunione che si è svolta presso la sala Consiliare in video collegamento con la coordinatrice del gruppo di progettazione arch. Paola Imbesi, martedì us, indetta dalla Commissione straordinaria del comune di Siderno e presieduta dalla Dott.ssa Maria Stefania Caracciolo, il movimento politico culturale “Siderno nel Cuore” che propone quale candidato a Sindaco alle prossime elezioni amministrative il prof. Domenico Barranca, nell’occasione è stato rappresentato, dall’ex assessore all’urbanistica Domenico Catalano.

 

In un clima di cordialità alla presenza della maggior parte dei rappresentanti politici e movimenti, la dott.ssa Caracciolo dopo i rituali saluti e ringraziamento ai presenti, ha illustrato puntualmente l’iter procedurale e lo stato dei lavori di redazione dello strumento urbanistico fino alla data odierna, la relazione chiarissima e dettagliata risaltava che dopo l’assegnazione dell’incarico al gruppo di progettazione coordinato dal Prof. Ing. Giuseppe Imbesi, che risale al 04 novembre 2008, veniva dato incarico per lo studio Geologico al prof. Tenuta e successivamente per la parte agronomica al prof. Carlo Fiorenza. Solo nel mese di luglio 2017, in vigenza dell’Amministrazione del Sindaco Pietro Fuda, arrivava l’adozione del documento preliminare e relativo regolamento. Tutte le conferenze di pianificazione si sono svolte compreso quella di chiusura che risale al 25 luglio 2018, presieduta dall’Arch Nicola Tucci, già responsabile del settore urbanistica. Fin qui i lavori svoltosi e la relazione della dott.ssa Caracciolo; il primo intervento è stato quello di Catalano, che dopo aver ringraziato per l’invito e complimentatosi per la chiara esposizione e puntuale sintesi dell’Iter procedurale, rilevava però che tale riunione, ben gradita alla compagine di centro destra del candidato a Sindaco prof. Domenico Barranca risultava, comunque postuma ed insignificante rispetto alla possibilità di poter apportare delle variazioni o delle nuove proposte, poichè si era già tecnicamente preclusa la fase di possibile confronto con i cittadini, le associazioni e le forze politiche, in quanto siamo in fase avanzata e di imminente approvazione definitiva e che comunque le possibili osservazioni che è consentito proporre dopo la pubblicazione del Piano, non sarebbero in grado di modificare gli assetti e le strategie di sviluppo del progetto già adottato. Certamente, il gruppo di centrodestra farà le sue opportune osservazioni e soprattutto verificherà se le proposte a suo tempo indicate, ovvero la valorizzazione dell’intorno della Diga, il miglioramento delle zone d’ingresso della Città, lo spostamento a monte della linea ferrata, la darsena sul Novito molto cara all’ex Sindaco Fuda, il collegamento dei lungomari, il rifacimento del Waterfront lungo la spiaggia, la valorizzazione del patrimonio esistente del Centro storico di Siderno Superiore e tutte le altre indicazioni, come l’adozione dell’istituto della perequazione urbanistica, elemento fondamentale per la realizzazione delle opere pubbliche, siano state tenute in considerazione.

Comunque la riunione e proseguita con le diverse richieste di chiarimenti riguardo l’assetto e le strategie, soprattutto in relazione al rilancio dell’offerta turistica sul nostro territorio. Tuttavia, in merito, ha largamente relazionato la capogruppo Paola Imbesi, francamente poco convincente nell’intento di essere esaustiva. Si appalesa sempre di più nel nostro movimento, l’idea che il Piano Strutturale in dirittura di arrivo, non è uno strumento adeguato alle tanto auspicate esigenze di crescita e di sviluppo di un territorio come il nostro, che oggi più che mai, ha veramente bisogno di politiche lungimiranti e scelte coraggiose, non sono state espresse con chiarezza le strategie e gli obbiettivi da raggiungere ed infine l’aver aderito al c.d. ”principio del consumo di suolo zero”, fa pensare ad una semplice trasposizione del vecchio Piano Regolatore vigente, strumento armai obsoleto e poco duttile, al nuovo Piano Strutturale Comunale . Tuttavia in considerazione che non è possibile tornare indietro, rimaniamo del parere che in questa fase è opportuno passare senza alcun indugio alla approvazione dello Strumento Urbanistico, che costituisce indispensabile volano di sviluppo, di rilancio del nostro territorio per ritornare ad essere quel laboratorio urbanistico preso ad esempio dalle altre realtà territoriali.
Movimento Politico Culturale “Siderno nel Cuore”
Prof. Domenico Barranca