Aristide Bava
SIDERNO – La realizzazione della strada Bovalino-Bagnara è considerata una priorità autentica del territorio della provincia di Reggio Calabria e il suo completamento, fortemente auspicato sia tra i cittadini della fascia ionica che tra quelli della fascia tirrenica, costituisce un’esigenza vitale sul piano economico e civile ma anche per la sicurezza stradale visti i notevoli problemi che si stanno verificando lungo l’attuale superstrada Ionio-Tirreno. E di questa necessità si parlerà, adesso – ci informa il responsabile di settore del Corsecom, Marcello Attisano, che sta seguendo da tempo la problematica- lunedi 10 novembre presso l’ Hotel President di Siderno, dove è previsto un incontro al quale parteciperanno il Presidente del Comitato della Bovalino- Bagnara, Vincenzo Oliverio, sindaco di Melicuccà, unitamente ad un folto gruppo di componenti e lo stesso sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano che è anche presidente dell’assemblea dei Comuni della Locride.
L’incontro è previsto per le ore 16.30 con la partecipazione di cittadini e strutture associative con il preciso obiettivo di coinvolgere direttamente sia la zona Ionica che la zona tirrenica per combattere, insieme, la battaglia per sostenere la necessità del completamento dell’importante opera, di cui si parla ormai da circa 50 anni. Una indiscutibile necessità sotto l’aspetto dell’economia delle due aree ma anche un percorso strategico, e soprattutto civile e culturale a testimoniare che senza vie di comunicazione ogni ipotesi di sviluppo continuerà a rimanere nel mondo dei sogni. D’altra parte è la realtà, quella attuale che stanno vivendo le due sponde, collegate solo dalla Ionio-Tirreno che passa ancora attraverso la Galleria della Limina, un’infrastruttura obsoleta, in continua manuntenzione e scarsamente sufficiente per garantire il grande traffico e la sicurezza, che basterebbe a far dire basta all’attuale situazione. D’altra parte la necessità della strada era già stata ampiamente valutata a livello nazionale e regionale tant’è che i lavori erano partiti, già molti anni addietro, e arrivati anche a buon punto. Poi sono stati interrotti per motivi tecnici ma non si è mai capito perché i problemi non sono stati risolti e i lavori non sono stati completati. Agli inizi di quest’anno molti sindaci hanno rotto gli indugi e formato un comitato per stimolare la realizzazione della strada che – è bene ricordarlo- aveva già un progetto esecutivo realizzato nientemeno che nel 1973 dall’ingegnere Antonino Brath che prevedeva 39 chilometri di strada con relalivi svincoli, innesti, viadotti e gallerie naturali e artificiali, oltre ad un traforo a doppia canna di circa 6 chilometri. Di tutto questo è stato realizzato solo un micro-tratto di 900 metri che ancora oggi finisce nel nulla. Vedremo cosa emergerà nell’incontro di lunedì.
Nella foto Il pezzo interrotto della Bovalino Bagnara

