Aristide Bava
SIDERNO – In riferimento al comunicato stampa di Locride Ambiente SpA sulla riapertura dell’Isola ecologica di Siderno, annunciata dalla Amministrazione comunale ma poi smentita, appunto, dalla società, viene ulteriormente precisato, con un nuovo comunicato, “che la riapertura del Centro Raccolta Comunale è legata all’effettuazione di alcuni necessari lavori”. Locride Ambiente chiarisce – “come affermato nella precedente nota , la massima collaborazione con i commissari prefettizi, alle cui persone si rappresenta massima stima”. Ciò per precisare, dice la nota, che non c’è stato alcun “inganno” da parte del Comune nella comunicazione ai cittadini che annunciava l’apertura dell’ isola ecologica. A parte ogni disquisizione letteraria non è nostro compito entrare nel merito dei rapporti tra l’ Amministrazione comunale e Locride Ambiente. Il problema c’è, e resta. E rimane legato all’entrata in funzione dell’isola ecologica che i cittadini di Siderno attendono da oltre tre anni. Se realmente la mancata attivazione è legata, come afferma Locride Ambiente , alla mancata effettuazione dei lavori richiesti, l’augurio è che detti lavori vengano effettuati al più presto. Ai cittadini interessa soprattutto questo. D’altra parte, a proposito di ingombranti, non manca chi, adesso che è arrivato il cattivo tempo, tende a ricordare la necessità di ripulire le aree dei torrenti dalla notevole quantità di materiale che esiste e che potrebbe provocare pericolosi intasamenti. A questo proposito Leonardo Macrì, cittadino che segue le vicende ambientaliste, con alcune foto abbastanza eloquenti ha voluto evidenziare la situazione in cui si trova il torrente Garino a monte, poco prima che inizi la copertura che lo porta sul Corso della Repubblica per andare, poi, a sfociare in mare. ” Venti anni addietro – ha ricordato Macrì – il torrente in piena ha fatto letteralmente esplodere la strada sotto cui passa a causa di tutti gli ingombranti che si erano riversati nel tempo dentro il canale coperto “. Un episodio abbastanza doloroso che colpi parecchie abitazioni di via ionio ( con acqua alta più di un metro) e dello stesso Corso della Repubblica e che, peraltro, si verificò alla vigilia dei festeggiamenti patronali. Una situazione che, ovviamente, nessuno vorrebbe più rivedere . D’altra parte le stesse associazioni ambientaliste hanno più volte denunciato la necessità di ripulire gli alvei dei torrenti dalla notevole quantità di materiale ammassata ai loro bordi, L’attivazione dell’ isola ecologica dovrebbe servire anche ad evitare l’abbandono indiscriminato di questo tipo di rifiuti.
nella foto La parte alta di Torrente Garino prima dell’inizio della copertura .