Aristide Bava
SIDERNO – I giochi si stanno per chiudere. I cinque candidati a sindaco hanno scoperto le loro carte e si accingono, adesso, allo sprint finale, prima del voto di domenica e lunedi che dovrà tornare a dare alla città una gestione amministrativa democratica. Le aspettative dei cinque candidati – Domenico Barranca per il centrodestra, Maria Teresa Fragomeni per il Pd, Antonio Cutugno per il movimento civico Noi per Siderno, Stefano Archinà per la lista Siderno 2030 e Antonio Sgambelluri per i Comunisti uniti – sono molte anche perchè si prevede un ballottaggio visto che difficilmente qualcuno dei candidati prenderà il quorum necessario per essere eletto al primo turno e un ballottaggio significa anche che tra apparentamenti, accordi o possibili alleanza, tutto sarà rimesso in gioco.
Ma l’attesa più importante, a parte quella certamente giustificata da candidati a sindaco e candidati al consiglio comunale , ben 173 divisi nelle 11 liste a supporto dei candidati leader, è quella dei cittadini di Siderno. Tanti anni di commissariamento hanno lasciato il segno in città. Negli ultimi dieci anni, per non andare molto indietro nel tempo ben sei anni e qualche mese sono stati gestiti da Commissaria straordinari. Nell’ordine, infatti abbiamo avuto Mario Rosario Ruffo, Rosalba Scialla, Luca Rotondi, la terna Francesco Tarricone, Eugenio Pitaro e Maria Cacciola, ed ancora la terna Maria Stefania Caracciolo, Matilde Mule e Augusto Polito ( poi sostituito da Gino Rotella) ancora in carica.
Nella sostanza più anni di commissariamento che gestione democratica, visto che i commissariamenti hanno occupato un periodo temporale di oltre sei anni negli ultimi diieci. E i rapporti tra questi commissari e la comunità, fatta salva qualche singola eccezione non sono mai stati idilliaci. Anzi… Logico, dunque, che i cittadini sentano la necessità di ritrovare il dialogo con la struttura comunale; logico, dunque, che si attendono queste elezioni per auspicare, anche, una svolta in positivo della città che sta attraversano, ormai è opinione comune, uno dei periodi più bui della sua storia. La conferma di quest’ultima considerazione arriva anche dalla grande quantità di cittadini che ha assistito ai “comizi” dei vari candidati a sindaco o agli incontri organizzati qua e la sul territorio comunale. Si avverte la voglia di cambiamento e si avverte anche , e soprattutto, una rinnovata voglia di partecipazione alla vita della comunità.
Non è cosa di poco conto e , diciamola tutta, è anche conseguenza di un lassismo che c’è stato nel corso di questi ultimi anni caratterizzati da tante problematiche che spesso sono passati sotto il naso della cittadinanza – prima tra tutte la problematica ambientale ma anche il degrado strutturale di vari edifici pubblici e le sempre più disastrose condizioni dell’assetto viario della città – senza che venissero attivate opportune iniziative per impedire lo scempio che c’è stato e che ha ridotto Siderno nella sua attuale precarietà. Adesso si cerca di cambiare pagina e sarà molto importante il ruolo dei cittadini, sia in sede di voto, sia durante il cammino della futura amministrazione comunale.