Aristide Bava
SIDERNO – L’ambientalista Francesco Martino lancia un nuovo grido d’allarme legato all’impianto Tmb di Contrada San Leoil cui ampliamento è fortemente osteggiata dalla popolazione. Lo fa a seguito di un avviso della Regione Calabria pubblicato nei giorni scorsi ” per sondare – dice l’avviso- l’interesse delle società nel realizzare un progetto per un valorizzatore termico dei rifiuti a San Leo. Una mossa che non può che far pensare a chi segue le vicende del TMB di Siderno – afferma Martino – che si stia tentando di ribaltare la volontà popolare – contraria a questo progetto – e il parere sfavorevole del Comune”.

 

Poi Martino entra nel merito “In data 12 maggio il Dipartimento di Tutela dell’Ambiente emana un avviso per individuare la società per la verifica del progetto definitivo e attività accessorie per la (termo)valorizzazione dell’impianto di San Leo, con tempi molto stretti. Sarà la prassi ? Non capiamo perché questa fretta, anche visto che “il progetto definitivo è oggetto di procedura per il rilascio del Provvedimento Unico in Materia Ambientale”. A questo punto Martino ricorda che associazioni, partiti e movimenti si sono espressi negativamente e che lo stesso Comune di Siderno ha affermato sulla questione che “alla luce delle destinazioni già in essere nel vigente P.R.G., l’opera proposta ai fini urbanistici non è compatibile con la tutela e conservazione del territorio né con lo sviluppo occupazionale dell’area interessata e, pertanto, si esprime Parere sfavorevole alla variante urbanistica”. Adesso dice ancora l’ambientalista ” La Città Metropolitana, con Ordinanza Sindacale del 14 maggio, a firma del Sindaco Falcomatà, e con il parere favorevole di Arpacal, ordina il trattamento, in via temporanea, dei rifiuti urbani indifferenziati presso l’impianto di Siderno per un flusso massimo di 140 tonnellate al giorno, per mezzo di una macchina mobile tritovagliatrice. Risulta che venerdì 14 maggio, siano stati conferiti 148,5 tonnellate, l’impianto negli anni precedenti accettava massimo 130 tonnellate. “Il Sindaco”, si legge nel documento,“dispone in complessivi 180 giorni la validità della presente ordinanza a partire dalla data di emissione”. Quindi Martino si chiede ” Si spendono 42 milioni per un impianto che non soddisfa le esigenze del territorio, inquina, secondo il nostro modesto parere, crea ulteriori problemi e distrugge l’economia della zona. Che senso ha ?” Poi fate altre considerazioni di carattere pratico Francesco Martino afferma “Al momento l’unica cosa certa è che i cittadini di Siderno, e di San Leo in particolare, da anni vivono in una condizione insostenibile a causa le emissioni nocive, tossiche e odorigene, associate alle sostanze dall’impianto del TMB. La Regione ha proposto una ristrutturazione dell’impianto di San Leo, creando un Ecocentro, che dovrebbe trattare tutti i materiali dei rifiuti, organico, indifferenziato, plastiche, vetro e recuperarli per allocarli sul mercato. Per quanto riguarda organico, dopo l’incendio di settembre, il conferimento è ridotto a 60 tonnellate settimanali, ma come confermato dall’ingegnere Foti, a Siderno dovrebbero arrivare 200 tonnellate ogni settimana. Ma ci proponeva anche di passare all’impianto a biogas e trattamento anaerobico, malgrado siano più pericolosi di quelli di tipo aerobico. Speriamo che non ci venga proposto un termovalorizzatore a San Leo, così risolveremmo il problema della discarica di servizio nella nostra zona”. Ed ancora Martino riprendendo dati tratti dal sito del comune di Siderno, pubblicati settimanalmente che vengono comunicati al Comune di Siderno dal dottor Antonino Cilione, del Settore 10, Pianificazione -Ambiente – Leggi Speciali, scrive “Al momento risulta che 24 comuni dell’area Locridea e Grecanica, scaricano i rifiuti organici a San Leo e Vazzano, e una parte viene buttata in discariche su tutto il territorio dai cittadini non iscritti in ruolo. I comuni afferenti a San Leo sono 42 della Locride e 12 dell’area Grecanica. Ci risulta che dall’area Jonica nella settimana 1- 6 febbraio a Vazzano sono arrivati 136,5 tonnellate (24 comuni). San Leo era fermo e i conferimenti erano contingentati. Nella settimana 15- 20 marzo tra Vazzano e San Leo le tonnellate sono complessivamente 149 (24 comuni), e nella settimana 12 – 17 aprile, 127 tonnellate (23 comuni). Sappiamo che le raccolte erano contingentate. Non ci soffermiamo sulle quantità enormi di organico e indifferenziato che nel 2020 sono stati conferiti a San Leo, molto al di sopra dei valori per cui non si dovrebbe rischiare di inquinare i cittadini di Siderno, Agnana e Locri, e che in questi anni invece hanno rovinato la vita dei residenti più volte”.

La situazione, insomma, per il Comune di Siderno non è certo della più felice.

nella foto
L’impianto di Siderno