Aristide Bava
SIDERNO – Decisa presa di posizione di tutti i partiti politici sidernesi a favore dello Studio radiologico , importante struttura sanitaria, con all’attivo piu’ di cento dipendenti, che rischia la chiusura. >In una nota diffusa ieri viene data notizia di una riunione collegiale con la partecipazione di tutti i partiti politici locali nel corso della quale i rappresentanti delle forze politiche ” hanno concordato, in primo luogo, di esprimere solidarietà ai lavoratori dello Studio Radiologico s.r.l. che, a causa di incomprensibili motivi, rischiano di essere licenziati a breve”. Nella nota viene precisato che “La mancanza delle erogazioni previste dalla legge quale retribuzione dei servizi svolti, infatti, determinerà a breve la chiusura del Centro di eccellenza calabrese, con pesanti ricadute sia dal punto di vista lavorativo che sociale. Cento famiglie – precisa il documento – rischiano di rimanere prive di ogni mezzo di sostentamento, questo in una economia locale già ridotta al lumicino dall’incombente e assillante crisi economica”. I rappresentanti dei partiti politici aggiungono che “Dal punto di vista sociale, inoltre, l’intera comunità resterà priva di una struttura sanitaria, sia pure privata convenzionata, che, con un servizio sanitario pubblico assolutamente inadeguato, era l’unica ancora di salvezza per l’intero comprensorio, e non solo. La gravissima situazione sopra prospettata, che prescinde da ogni altra considerazione in merito ad eventuali responsabilità, – conclude il documento – è stata posta sinora inutilmente all’attenzione delle Autorità. Si spera che l’appello unitario di tutti i partiti (che sono pertanto espressione dell’intera società civile), possa servire da stimolo per la immediata soluzione del grave duplice problema sopra prospettato e con tale augurio ci si rivolge ancora una volta alle Autorità preposte, nella fattispecie la terna commissariale, affinchè vogliano trovare pronta soluzione”. La grave situazione dello Studio radiologico aveva trovato spazio anche durante l’ultima riunione dell’assemblea dei Sindaci durante la quale era intervenuto uno dei responsabili dello Studio, Pietro Crinò, per riepilogare i fatti salienti che avevano portato al drammatico stato di crisi della struttura che, come è stato già annunciato pubblicamente con apposito documento , se non interverranno “novità” positive da parte della Commissione straordinaria dell’ Asp, il primo novembre sarà costretta a chiudere battenti. Crinò al termine del suo intervento ha chiesto ai sindaci di intervenire anche presso il Prefetto tenuto anche conto che “in gioco non c’è solo il Lavoro dei cento lavoratori, cosa che nella nostra terra dovrebbe essere già sufficiente a destare il giusto allarme ma c’è anche il diritto alla salute di migliaia di Cittadini”. La pesante situazione si è creata dopo che la Magistratura di Reggio Calabria, nell’ambito di una inchiesta su presunte truffe ai danni della ASP,ha proceduto ad un sequestro cautelativo a carico dei conti correnti dei titolari dello Studio Radiologico e al successivo blocco dei pagamenti da parte dell’ Asp delle fatture per i servizi già erogati dallo Studio. Adesso ci sono ritardi dei pagamenti che superano i quattro mesi e, ovviamente, la situazione è diventata estremamente grave.