Aristide Bava
SIDERNO – Con la presentazione del programma della esponente del Partito Democratico, Maria Teresa Fragomeni, sono iniziati ufficialmente a Siderno gli incontri politici dei cinque candidati a sindaco con la cittadinanza . La nutrita partecipazione di cittadini all’incontro di domenica introdotto da Raffaella Rinaldis e che,poi, ha registrato l’intervento diretto di Maria Teresa Fragomeni per la presentazione del programma e dei 32 candidati delle sue due liste , è una conferma dell’interesse con cui la comunità locale è indirizzata a seguire gli incontri politici che caratterizzeranno la fase pre-elettorale. Nella sostanza dopo i tre lunghi anni di commissariamento che la città ha vissuto, e sta vivendo, a causa dello scioglimento del consiglio comunale sotto l’accusa di infiltrazioni mafiose, i cittadini di Siderno hanno grande voglia partecipativa anche perchè la grande maggioranza si è resa conto che la “partecipazione” potrebbe essere l’arma in più per far uscire la città dalle secche dell’immobilismo in cui è precipitata.
Cinque candidati a sindaco, 11 liste e 170 candidati al consiglio comunale, d’altra parte, non è cosa di poco conto, soprattutto per una città che, appunto, viene fuori da una lunga gestione commissariale. In città è già iniziato il toto-sindaco ma salvo imprevisti poco immaginabili, sarà molto difficile che, chiunque sia il primo attore in questa campagna elettorale, possa ottenere una vittoria al primo turno. Con 5 candidati a sindaco e 11 liste in lizza – quindi una notevole frammentazione del voto – è difficile per tutti conquistare il quorum necessario per ottenere subito il “visto” per la poltrona di sindaco. D’altra parte non sono più i tempi di Pietro Fuda che nel 2005 ottenne circa l’ 83% dei voti (i candidati allora erano quattro) con una vittoria bulgara. Ma allora era altra storia, e il carisma dell’ex senatore aveva coinvolto e convinto tutta la città. Adesso per superare il 50% delle preferenze sarebbero necessari oltre seimila voti validi e ci pare che sia un numero difficilmente raggiungibile per tutti. C’è da ricordare, poi, che anche dal punto di vista “politico” la situazione è decisamente insolita. Fatte salve quelle del Pd e dei Comunisti uniti, le liste sono decisamente variegate e non supportate da una precisa appartenenza ideologica. Al loro interno è possibile trovare esponenti di ogni estrazione politica. e, quindi, la “lettura” elettorale , sul piano pratico non è facile. E’ opinione diffusa che lo scontro all’ultimo voto sarà tra Maria Teresa Fragomeni e Domenico Barranca che vengono accreditati entrambi in ottica ballottaggio ma la politica rimane l’arte del possibile e, quindi, anche Antonio Cutugno, Antonio Sgambelluri e Stefano Archinà hanno le loro carte da giocare. I cittadini attendono di sentire anche i loro programmi. Vedremo.