Aristide Bava

SIDERNO – In occasione dei suoi primi quarant’anni di vita è stata solennizzata, nel corso di una recente cerimonia celebrativa, che si è tenuta presso il Museo di Locri, il quarantennale del Sidus club di Siderno . E’ stata Pina Polverari Cappelleri a tracciare le fasi salienti del lungo cammino di una associazione che ha dato notevole impulso culturale all’intero territorio della Locride. La prof.ssa Cappelleri ha ricordato che l’associazione, tutta al femminile, è nata nel lontano 1983, quando un gruppo di amiche, su iniziativa di Albarosa Dolfin Romeo, ancora oggi storica presidente dell’associazione, si riunivano formando un primo comitato desideroso di rendersi utile lavorando per migliorare il territorio. Prime protagoniste, unitamente ad Albarosa Dolfin Romeo, furono Elisa Schirripa, Vanda Saffioti, Rosa De Felice, Iolanda Sanci, Cristina Castellacci e Maria Santoro.

All’associazione venne dato il nome “Sidus” ossia stella con riferimento alle origini del nome di Siderno. Finalità dell’associazione fu subito quella di di stimolare la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale ( letterario, artistico, archeologico) di Siderno e del territorio. Il gruppo si allargò subito e socie fondatrici, all’atto della nascita del club, divennero Silvana Lanzafame, Maria Sanci, Gabriela Antico, Lorenza Nocita, Giuseppina Niutta , Pina Chianese, Maria Staglianò, Annamaria Ferraro, Angela Marra, Gloriana Mollica, Franca Riggio, Piera Malafarina, Pina Cappelleri e, ovviamente Albarosa Dolfin Romeo. Da allora fu un crescendo di incontri e convegni, alcuni di grande spessore culturale e, soprattutto un grande impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale della Locride con particolare attenzione per i borghi antichi. Uno dei primi, e più importanti progetti, è legato a ” Borghinfiore”, iniziativa finalizzata a stimolare la qualificazione dei centri interni con l’assegnazione di un premio annuale. Ma ,poi, anche una serie di altre iniziative, molte delle quali fatte anche in collaborazione con altre strutture , che hanno dato lustro al territorio. La cerimonia celebrativa, però, non si è fermata solo al ricordo del passato.

Il Sidus Club continua ad essere più vivo che mai ed è pronto a nuove importanti iniziative e progetti di notevole valenza culturale. La prof.ssa Cappellerio ha intanto segnalato che l’ 11 giugno si terrà un evento di grande importanza, attivato dall’archeologa Marilisa Morrone, durante il quale sarà presentato il libro ” Alla tavola del Grand Tour” un saggio su ospitalità e gastronomia nella letteratura di viaggi in Calabria con interventi di Gaetano e Cavalcanti e in più un’appendice con l’antologia di tutti i passi delle opere (1588/2011) dei viaggiatori che hanno visitato la Calabria scrivendo dati e resoconti dei loro viaggi. Altri progetti già in laboratorio sono un incontro su “cibo, tradizione e gusto che ci lega agli antenati locresi” a cura di Laura Delfino, Rossella Agostino e Antonella Ursino. Ed ancora ” vivi borgo” un convegno che avrà luogo a Grotteria, borgo antico da far meglio conoscere, a cura di Annamaria Macrì con il coinvolgimento degli abitanti del luogo. Quindi ” arte e dintorni” con relatrice Donatela Incorpora che tratterà il tema ” Madonne e donne nell’arte”. Altro progetto già in cantiere é “Ceramix” con una mostra di ceramiche tipiche dell’artigianato calabrese con reperti da fuoco e da mensa , il tutto proveniente dalle collezioni di Anna Meduri Greco con foto documento di Carla Commisso. Insomma, per il Sidus, il tempo non pesa, e le socie, dopo i primi quarant’anni , pensano già ad una seconda giovinezza dell’importante associazione culturale .

nelle foto –

La prof.ssa Pina Cappelleri Polverari

Un momento del’incontro al Museo di Locri