Aristide Bava
SIDERNO – Domenica 17 gennaio riprende la protesta del Comitato Pro Casa della Salute di Siderno . Per l’occasione Sasà Albanese e Francesco Martino i due principali responsabili del comitato hanno fatto un particolare appello ai cittadini . ” Alle 10.30 – scrivono – saremo ancora una volta davanti all’ospedale di Siderno per chiedere con forza che i 9.760.000 € destinati alla Casa della Salute vengano spesi. Con noi ci sarà anche una troupe di Presa Diretta, il programma di Riccardo Iacona. L’ASP di Reggio Calabria – si aggiunge nel comunicato – deve rompere il muro di silenzio che ha eretto su questa vicenda. Il prefetto Meloni che guida la triade commissariale deve dirci perché i cittadini della locride non possono avere servizi sanitari già finanziati da tanti anni. Il prefetto Meloni ha il dovere di rispondere all’invito per un incontro che il Comitato di Siderno gli ha inoltrato. La nostra battaglia, in assenza di risposte, proseguirà ad oltranza perché siamo stanchi di emigrare per problemi di salute, perché ci sono tanti cittadini che non hanno la possibilità di emigrare né di rivolgersi ai privati. È tempo di risposte. È tempo di fatti concreti” . Quindi l’appello ai cittadini di essere presenti in maniera massiccia davanti all’ Ospedale. In effetti, anche se per vie “traverse” si è saputo che la realizzazione della Casa della salute è già prevista in un dispositivo regionale datato 15 aprile 2020 ( in coincidenza, quindi, con l’emergenza sanitaria da Covid 19) firmato dall’allora commissario ad acta Saverio Cotticelli e consegnato a Invitalia che ne deve curare l’esecuzione rimangono in piedi, ancora, molti punti interrogativi a cominciare dal perchè del ritardo attuativo. Poi c’ è anche da chiarire come è stata divisa la somma finanziata per la Casa della salute di 9.760.000 euro. Per i lavori, infatti, sono stati indicati 6.800.000 euro e, quindi, resta da vedere come sarà impiegato il resto della somma che è abbastanza rilevante. Ci sono, poi, da vedere quali saranno le altre possibilità previste per rimettere in attività l’intera struttura ospedaliera perchè, come giustamente evidenzia il Comitato,c’è già una delibera di fine dicembre,che prevede una Uccp all’interno della struttura sidernese che, lo ricordiamo – è stata scelta, in questo particolare e delicato momento anche come sede di Centro vaccinale anticovid a servizio del territorio della Locride. Fermo restando che le potenzialità strutturali possono garantire anche adeguati servizi, a completamento di quelli erogati dall’ Ospedale di Locridi, che potrebbero fare maggiore funzionalità all’intero sistema sanitario della Locride . Resta, dunque, la necessità che si prenda atto della richiesta d’incontro fatta dal Comitato sidernese e che si sciolgano gli interrogativi che attualmente esistono.