Aristide Bava
SIDERNO – Il problema della circolazione stradale che si accompagna ai “parcheggi selvaggi” rappresenta per la comunità locale un problema di notevole portata. Dopo il recente servizio pubblicato da “Gazzetta” sulla rilanciata attività dei vigili urbani per cercare di scoraggiare gli automobilisti indisciplinati si è aperto un dibattito che sta coinvolgendo parecchi cittadini che a parte la necessaria attività sanzionatoria spingono anche ad una necessaria normalizzazione della circolazione , e non solo nelle due già citate Via Amendola e Via Cesare Battisti che sono le arterie dove si verificano i maggiori problemi. Non mancano gli opportuni suggerimenti e, tra gli altri, ci piace evidenziare , quelli di Mario Mory, funzionario di banca in pensione che è molto attento alle problematiche locali e che ha espresso non solo qualche perplessità sulle attività sanzionatorio “che da sole lasciano il tempo che trovano” ma che, giustamente, indica qualche opportuna necessità per disciplinare meglio il traffico.

 

Mory afferma che “parlare di …parcheggi selvaggi…e di attivita’ sanzionatoria, da parte di un irrobustito Corpo di Polizia Municipale, e’ interessante ma non risolvono il problema anche perchè questi interventi risultano agli occhi di molti, come un “accanimento terapeutico” teso solo a rimpinguare le anemiche Casse della Tesoreria Comunale”. Da qui le sue considerazioni/proposte “E’ evidente infatti – afferma – che il divieto di sosta sul “lato mare” della Via C. Battisti, crea l’intasamento delle Vie Pola-Spalato-Trieste-dei Colli-Firenze e di tutte le altre che da essa si diramano e che per limiti di carreggiata non dovrebbero essere destinate ad un doppio senso di circolazione. Un problema – dice, quindi – che potrebbe forse risolversi solo con la creazione di un senso unico direzione Locri-Gioiosa. Soluzione – aggiunge – da affrontare nel piu’ ampio contesto del ripristino del decoro urbano che lascia spazio a grandi interrogativi”. Le osservazioni di Mario Mory si spingono anche alla “occupazione annosa di interi spazi pubblici (marciapiedi) con rifiuti che ne impediscono l’attraversamento, creando al contempo una situazione indecorosa”. E, a questo proposito Mario Mory racconta che durante una sua passeggiata lungo le vie della città , e in particolare sulle arterie “strette” ha preso atto che ” solo un esercizio commerciale su dieci, esponeva i cartoni per la raccolta differenziata, opportunamente piegati, come da Regolamento” e quindi la sua considerazione è che ” Siderno va rieducata attraverso un percorso che non sia di tipo giustizialista” nelal convinzione che “è storicamente dimostrato che con la forza, checchè se ne dica, in Calabria, e quindi anche a Siderno, non si va da nessuna parte”. Il suo auspicio finale e, invece, che “Occorre che tutte le Associazioni si mobilitino e attraverso un dialogo costruttivo con la popolazione, la aiutino a riappropriarsi di un opportuno “decoro morale” che sembra si sia, da tempo, perduto”. Le considerazioni di Mario Mory non sono da sottovalutare e, indipendentemente dalla problematica della circolazione stradale, che esiste e bisogna affrontare, finiscono con il riguardare il vivere civile della città. Di una città che vuole ritrovare la spinta giusta per il suo rilancio e che non può continuare a rimanere vittima del malcostume di una sparuta minoranza che, purtroppo anche in questi ultimi giorni ha lasciato un doloroso segno in Contrada Donisi e che bisogna necessariamente isolare.

Nelle foto Mario Mory e la via Cesare Battisti dove gli intasamenti sono all’ordine del giorno