di Aristide Bava

L’ambizioso progetto de ” La città del mare” , che secondo le aspettative dei Comuni di Siderno e Locri doveva cambiare il volto dell’intero territorio e aprire spazi per il grande turismo, sembra destinato ad essere fortemente ridimensionato. Il grido d’allarme parte dalla struttura operativa del Corsecom, presieduto da Mario Diano, che sta seguendo con attenzione le varie problematiche del territorio e che è venuta a sapere che i lunghi tempi trascorsi dal finanziamento dell’opera ( che doveva costare poco più di nove milioni e mezzo ) senza che venisse ancora approntato il progetto esecutivo e il necessario appalto, hanno fatto lievitare notevolmente i costi e difficilmente – salvo ulteriori finanziamenti- si potrà realizzare l’ipotesi progettuale iniziale che avrebbe potuto segnare una auspicata unione di fatto tra Siderno e Locri e una spinta notevole per l’economia e il comparto turistico. Il progetto di massima era stato predisposto tenendo conto della Misura 5, Componente 2, Investimento 2.2 – Piani Urbani Integrati del PNRR, il cui fine era di favorire una migliore inclusione sociale riducendo l’emarginazione e le situazioni di degrado sociale, promuovere la rigenerazione urbana attraverso il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile delle strutture edilizie e delle aree pubbliche, l’efficientamento energetico e idrico degli edifici e la riduzione del consumo di suolo anche attraverso operazioni di demolizione e ricostruzione finalizzate alla riduzione dell’impermeabilizzazione del suolo già consumato con modifica di sagome e impianti urbanistici, nonché sostenere progetti legati alle smart cities, con particolare riferimento ai trasporti ed al consumo energetico. Con decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e della Finanze, del 22 aprile 2022, si era avuta l’assegnazione delle risorse ai soggetti attuatori per ciascun progetto integrato oggetto di finanziamento, e per i singoli interventi che ne facevano parte, con il quale, tra l’altro, è stato approvato l’elenco definitivo dei Piani Urbani Integrati finanziabili, selezionati e presentati dalle Città Metropolitane nelle modalità indicate dall’articolo 21, comma 9 del D.L. n. 152/2021. Tra questi anche quello di “Città del Mare” per un importo di € 9.700.000,00 come riportato nell’Allegato 1 e nell’Allegato 2 dello stesso decreto.

L’Amministrazione comunale di Locri (Capofila) avava sottoscritto, unitamente con la Città Metropolitana di Reggio Calabria, l’Atto di adesione e d’obbligo con il quale sono assunti e regolati i rapporti con il Ministero dell’Interno, al fine di garantire il rispetto dei tempi, delle modalità e degli obblighi relativi all’attuazione della proposta progettuale di intervento compresa nel Piano Urbano Integrato e ammessa a finanziamento. L’intervento ammesso a finanziamento doveva, secondo l’atto di adesione, essere collaudato e rendicontato entro il 30 giugno 2026, pena la perdita del finanziamento stesso. Almeno tanto si evince dalla determina del Responsabile SETTORE 3 – URBANISTICA, EDILIZIA, DEMANIO, AMBIENTE, CIMITERO del Comune di Locri n° 120 del 06/02/2023.Se non sono intervenuti, o non interverranno, slittamenti dei tempi quella data difficilmente potrà essere rispettata. L’originaria proposta progettuale era nata per rispondere non solo ad una funzione infrastrutturale e contemporanea, ma soprattutto culturale, e capace di diventare un valore inestimabile per il territorio capace di favorire le attività turistiche ed economiche e creando un nuovo rapporto tra ambiente e frequentazione dei luoghi. Soprattutto capace di cucire gli ambiti urbani delle due città introducendo anche un’anima marinara che partiva dal rione Sbarre di Siderno, ben noto come zona dei pescatori. Sembra purtroppo, e di questo si è discusso, poco tempo addietro, anche nel corso di una riunione tecnica tra esperti dei due Comuni di Siderno e Locri, che la lievitazione dei prezzi non consentirà di realizzare l’opera nella complessità del progetto di massima , che per la sola realizzazione del Ponte previsto per unire le due consorelle ioniche costerebbe ora – a quanto è dato sapere – intorno ai cinque milioni di euro. Il che comporterebbe una riduzione delle opere previste a corredo privilegiando, peraltro, secondo qualcuno degli esperti, la monumentalità dell’opera ai danni della funzionalità. Ma il problema veramente più serio sembra l’allungamento dei tempi tecnici. Le opere di rigenerazione urbana che utilizzano l’opportunità dei fondi PNRR sono condizionati da tempi già programmati che prevedono realizzazione, collaudo e rendicontazione con date prestabilite. Visto che allo stato attuale non c’è ancora il progetto esecutivo ci si domanda se i tempi tecnici previsti potranno essere rispettati e, comunque, se si potrebbe finanche rischiare di perdere il finanziamento già previsto. L’opera – come precisa la relazione redatta a suo tempo – affronta anche il parallelismo della linea ferrata con la sinuosità organica della costa. E’ previsto anche un pontile proteso verso il mare ( Marina Lounge) che invita a cogliere l’opportunità di riappropriarsi dello Jonio e richiama forti suggestioni. L’ Architettura del paesaggio prevedeva la sistemazione paesaggistica della Città del mare (Parco del Marecosta, Parco della Natura e Parco della Biodiversità e Fiumara Novito), ed esalta la sinuosità del ponte negli aspetti formali valorizzando le caratteristiche del territorio negli aspetti vegetazionali reinterpretando i paesaggi locali tipicamente mediterranei declinati in cinque giardini tematici armonizzati. Il tutto con un sistema di fluide connessioni, ciclopedonali e carrabili, per poi distribuisce una ricca sequenza di spazi destinati alle diverse attività ricreative sportive culturali naturalistiche formative e ludiche ., Alla luce di queste ultime indiscrezioni c’è da chiedersi cosa resterà di tutto questo. Vedremo.

Nella foto – Il suggestivo Ponte che dovrebbe unire con “La città del mare” Siderno e Locri-