Aristide Bava
SIDERNO – Pesante attacco dell’ Udc contro l’amministrazione comunale. Il commissario locale, Carmelo Tripodi si interroga e interroga su quanto non è stato fatto malgrado le ” Infinite emergenze” che esistono in città. Tripodi ritiene di rappresentare lo stato d’animo della moltitudine dei cittadini sidernesi che come lui – dice -, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente dal com’è amministrata la città. Secondo il leader locale dell’ Udc Siderno sta vivendo un momento drammatico al pari dei suoi cittadini.
” L’anno 2024 – afferma – dopo due anni di amministrazione è rappresentata da acculturati, dotti, furbi, spaccamonti e maghi della politica i quali, senza accorgersene, con arroganza, prepotenza, ipocrisia, miopia, ottusità, bramosia di potere costantemente più stringente e dalla indole dittatoriale, opprimono “Città” e “Cittadini”, rendendoli sempre più poveri e non solo di quella povertà materiale… ma quella intesa in senso più ampio, quella che riguarda tutti, quella morale, spirituale e culturale, citata in più occasioni anche da Papa Francesco, che ha per questo istituito la giornata mondiale dei poveri”. Mi chiedo dice carmelo Tripodi ” Alba di un nuovo giorno oppure tristemente un ultimo raggio di luce solare all’orizzonte. L’U.D.C. cittadina sezione di Siderno – aggiunge – pone all’attenzione di tutti alcune considerazioni di cui si discute all’interno del gruppo sulla spinta di un sentimento che ci pone alla ricerca di un “confronto di idee” tra coloro che hanno a cuore il miglioramento della città e della vita, partendo dalla sanità ma senza remore proseguendo con ambiente, scuola, infrastrutture, cultura, strade , viabilità, segnaletica orizzontale e verticale obsoleti, illuminazione, cimiteri, polifunzionale, piscina, verde, teatro, arredo urbano, sport, turismo, tassa soggiorno, commercio, diga, artigianato, comando U.U.V.V. (potenziamento), tributi, funzionamento macchina amministrativa e burocratica, etc, etc, etc”.
Parla anche delle contrade da adeguare con servizi idonei e trasporti, e chiede “un ripristino delle regole e legalità”. Poi dice ancora “Mi rivolgo soprattutto a chi potrebbe o dovrebbe impegnarsi nel “fare” come promesso in campagna elettorale, tanto per dovere “istituzionale”, quanto per dovere “morale” in ragione del proprio ruolo o in ragione di “grazia” ricevuta sotto forma di qualità e sensibilità personali. A me sembra – dice Tripodi – che l’ Amministrazione Comunale stia facendo come il “Titanic”; mentre la nave affonda i musicisti continuano a suonare, senza rendersi conto che una città senza spiritualità non ha un’ anima e senza “anima” non può risorgere”. Fatto quindi riferimento a ” tutte le promesse fatte in campagna elettorale e tutto quanto di bello inserito nel programma elettorale” contesta iol fatto che durante le festività natalizie “cosi come lo scorso anno, è stata riposizionata per quaranta giorni, una struttura su bene pubblico, in piazza Portosalvo” con l’impossibilità di fatto di uso della medesima da parte dei cittadini” e si domanda “Perché non si trova altro sito senza rischiare così, visto il lungo periodo di permanenza della struttura, anche la normale vita ai cittadini che non riescono a prendere sonno, visto il rumore circostante che impedisce loro di addormentarsi”. Si chiede ancora come farà a rialzarsi questa città se la bramosia di potere offuscante annichilisce regole e valori e suggerisce che “sarebbe il caso di ripartire da linguaggi e comportamenti diversi da quelli attuali, cambiare rotta, contribuendo ed educando le coscienze con testimonianze di speranza, dare voce “sul serio” alle associazioni (specie al volontariato), con iniziative sociali e non di interesse, facendo scambi interculturali per poter ripristinare: cultura, legalità, umiltà, rispetto delle regole e delle persone”.
nella foto Carmelo Tripodi