di Aristide Bava
Il Comune di Ardore si è aggiudicato il Premio Borghinfiore 2025. Questa la motivazione “per l’impegno dell’Amministrazione comunale e dei cittadini nel valorizzare le potenzialità del Borgo, ricco di storia, arte e bellezza”. Il premio “Gustoinfiore” è stato attribuito al Borgo di Gallicianò “per il suo impegno a tutelare e valorizzare il patrimonio storico, agro-pastorale, culturale, insieme con i riti e le tradizione della lingua e della gastronomia grecanica”. Il premio “Sole d’argento” è stato assegnato al borgo di Bovalino “per i progetti in via di esecuzione curati dall’amministrazione comunale, volti a ristrutturare valorizzare il territorio dell’antico borgo. Il premio “Archeoinfiore” è stato assegnato al borgo di Monasterace “per il suo millenario castello oggi riqualificato e rivitalizzato grazie al bando Por Calabria 2014-2020”. I premi sono stati rispettivamente consegnati al sindaco di Ardore Giuseppe Campisi dalla coordinatrice del Gruppo Borghinfiore, Anna Maria Ferraro Macrì, con lettura della motivazione da parte di Nietta Bova componente del Gruppo Borghinfiore. Al presidente Giuseppe Zindato, presidente dell’Associazione Greci di Calabria, dalla presidente della Pro Loco di Siderno, Antonella Scabellone, con lettura della motivazione da parte di Rosalba Romeo, segretaria del Sidus Club. Al sindaco di Bovalino, Vincenzo Maesano dall’assessore sidernese alla cultura Francesca Lopresti, con lettura della motivazione da parte di Nuccia Ferraro, componente del gruppo Borghinfiore. All’assessore Giuseppe Papallo e al presidente del consiglio comunale di Monasterace, Mario Menniti, da parte della presidente del Sidus, Maria Caterina Aiello, con lettura della motivazione da parte di Silvana Ferraro, componente del gruppo Borghinfiore. L’assegnazione dei premi è stata conferita al termine di una partecipata cerimonia durante la quale sono state sviluppate due corpose relazioni sulla possibile, ma anche difficile, valorizzazione dei borghi storici del nostro territorio e del nostro Paese. La prima a cura del funzionario regionale Consolato Maurizio Diano sul tema “Borghitudine, salvezza o dannazione? “e la seconda a cura di Umberto Panetta, architetto ed esperto del settore, che si è soffermato su “Strategie e opportunità per il futuro dei centri storici”. Diano non ha nascosto le difficoltà che si sono affrontate nella valorizzazione dei borghi Italiani malgrado gli sforzi dello Stato che – ha detto – sembra ora intenzionato a ritirarsi perché le nuove norme, che dovevano impedire lo spopolamento, non hanno dato i risultati sperati. Qualche risultato positivo, seppure limitato, ha precisato, si è ottenuto al Nord ma nel Centro Sud i borghi storici continuano a spopolarsi, Diano ha, comunque, parlato della Città Metropolitana di Reggio Calabria come una possibile eccezione auspicando, però, che si riesca a fare più “rete” per ottenere reali risultati positivi. Panetta, dal canto suo ha analizzato una serie di possibili opportunità anche “tecniche” che potrebbero garantire una adeguata valorizzazione dei borghi calabresi (che ci ripromettiamo di trattare nei prossimi giorni). La cerimonia è stata anche accompagnata da un video sui quattro borghi destinatari dei premi, commentato in modo esaustivo dalla scrittrice Maria Caterina Mammola che si è soffermata anche sulle visite fatte dal gruppo “Borghinfiore” nei vari siti e dalla buona accoglienza ricevuta da amministratori e cittadini del luogo.
L’incontro era iniziato con una relazione introduttiva di Maria Caterina Aiello, presidente del Sidus Club, struttura associativa che ha dato vita all’iniziativa, sotto la spinta propulsiva dell’ex presidente Albarosa Dolfin Dolfin. Quindi i saluti istituzionali dell’assessore alla cultura di Siderno, Francesca Lopresti, e l’intervento di Anna Maria Macrì ,coordinatrice del Gruppo Borghinfiore che ha ricordato che il premio è giunto ora alla sua 25esima edizione forte di molteplici successi che hanno aiutato alla rivitalizzazione di molti dei borghi insigniti del riconoscimento. Anche per questo l’iniziativa è da condividere pienamente. Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare della necessità di valorizzare maggiormente i borghi antichi della Locride e della Calabria. E’ fuori di dubbio che la loro rivitalizzazione è un passo importante per dare spinta anche al turismo su larga scala che, oggi più che mai, è alla ricerca di nuove sensazioni e nuove emozioni che i nostri centri storici, in particolare quelli del territorio della Locride e dell’intera provincia di Reggio Calabria, sono tanti e con molteplici potenzialità possono essere una grande risorsa anche sul piano economico. Una loro valorizzazione porterebbe anche al loro inserimento nei Pacchetti che gli Operatori Turistici propongono al mercato Nazionale ed Internazionale. Importante, quindi dare spinta a questi piccoli scrigni che racchiudono spesso grandi tesori di un passato fatto di storia, di arte e di grande cultura.
Nelle foto I quattro premiati e il tavolo dei relatori


