Aristide Bava
SIDERNO – Quando a Siderno c’e’ qualcosa di buono arriva la classica mazzata che continua a mettere in ginocchio la citta’. E’ questo il senso di una nota dell’ Associazione Volo a firma della president onoraria Emma Serafino, mentre migliaia di persone fanno a gara per dare la loro solidarieta’ allo Studio radiologico che rischia di chiudere facendo perdere il posto ad oltre cento dipendenti . Infatti in questi giorni i cittadini fanno la fila per opporre la loro firma in un documento che sara’ presentato al Prefetto. Ma veniamo alla nota di “Volo” che fa seguito alla grnde solidarieta’ gia’ espressa da tutti i partiti politici , da rappresentanti delle associazioni locali e da esponenti sindacali oltre che dagli stessi sindaci della Locride . “ Con queste poche coincise righe “Volo” intende manifestare la propria solidarietà ai dipendenti dello studio radiologico per il concreto rischio di perdere il posto di lavoro a causa della paventata chiusura.
Ci si permetta di esprimere la nostra rabbia, la nostra desolazione nei confronti di un ennesimo episodio la cui realizzazione metterebbe in ginocchio non solo le famiglie di chi lavora all’interno del centro ma creerebbe un ineluttabile danno alla salute di un bacino di utenza di notevoli dimensioni.
Orbene, premesso che è compito della magistratura accertare eventuali responsabilità, non si può però permettere, che le eventuali (e da accertare!) di pochi ricadano su chi lavora onestamente nella struttura convenzionata e neppure sui cittadini che rischiano di restare privi di un centro di eccellenza per la diagnostica unico faro di speranza in un deserto di strutture pubbliche. Ci duole dover constatare ancora una volta come un film già visto, che allorquando a Siderno c’è qualcosa di buono e funzionante inevitabilmente questa è destinata miseramente a fallire; in altre parole sembra che l’unico verbo che si conosca nel vocabolario di questa città sia il verbo “chiudere”. È stato chiuso l’ospedale a favore non si sa di quale eccellenza migliore con il pretesto della riorganizzazione aziendale. Sono stati chiusi uffici, vedi ad esempio quello del Giudice di Pace, etc etc; una lista che di volta in volta si arricchisce sempre di più lasciando l’amaro in bocca a chi ha a cuore il luogo dove abita.
Proprio in questi giorni si sta procedendo, fra l’altro ad una raccolta firme presso il Centro Radiologico per presentare la petizione popolare in Prefettura dove si spera non venga cestinata ma tenuta in debita considerazione. Un semplice accorato appello ai politici di tutto il comprensorio affinché mettano da parte gli interessi personali, o solo di pochi e, mettendosi una mano sulla coscienza decidano di far continuare ad operare un presidio la cui chiusura arrecherebbe grave danno alla comunità intera”. Per la cronaca pare che le firme di solidarieta’ gia’ raccolte in pochi giorni sono piu’ di ottomila.

Nella foto i cittadini fanno la fila per opporre la loro firma di solidarieta’