Le villette, realizzate a pochi metri dal mare, sarebbero state costruite nei decenni, abusivamente, su terreno demaniale marittimo. Tali costruzioni sono state realizzate da parte di privati cittadini che, secondo l’accusa, non avrebbero mai posseduto alcun titolo concessorio, né tantomeno autorizzazioni edilizie. Peraltro, nel Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico Regionale era emerso che l’area è caratterizzata da livelli di rischi e pericoli connessi all’erosione costiera, frana e alluvione/inondazione.
Accertata la natura demaniale del terreno interessato, in ultimo ribadita da una sentenza del 2016 della Corte di Cassazione legata al contenzioso che aveva interessato alcuni indagati, si era proceduto al sequestro degli edifici e ora, tre mesi dopo circa, allo sgombero che in queste ore viene materialmente eseguito. Tutte le attività preliminari sono state effettuate da Guardia Costiera, Carabinieri del nucleo di Pg della Procura e Carabinieri della Compagnia di Soverato. (CatanzaroInforma.it)