Si chiama Carmine Guido l’uomo che sta incastrando le cosche di ‘ndrangheta della Locride trapiantante in Canada. Il suo nome compariva negli atti che, nel febbraio dello scorso anno, sono stati trasmessi dalla Polizia alla Dda dello Stretto. Questi atti riguardavano l’inchiesta “project-Ophenix”, un’inchiesta che per la prima volta vede processati a Toront’ due presunti narcotrafficanti legati alla ‘ndrangheta, Cosmin (Chris) Dracea, 41 anni, e Giuseppe (detto Pino) Ursino, 64 anni, di Bradford. Ursino ha origini calabresi ed in particolare la sua famiglia è una delle principali ‘ndrine di Gioiosa jonica, egemone nella Locride.

Quando l’Antimafia ha ottenuto questa documentazione l’ha riversata nel processo, svoltosi in abbreviato, scaturito dall’indagine “Acero-Krupi”. Il gup, nel luglio scorso, ha condannato 37 imputati comminando quasi 5 secoli di carcere. Alla sbarra c’erano le cosche della Jonica attive sia in Olanda che in Canada. L’operazione “Acero-Krupi” ha colpito la cosca Commisso-Macrì originaria di Siderno nonché Coluccio di Marina di Gioiosa Jonica, e il traffico di sostanze stupefacenti riconducibile alla famiglia degli Aquino-Coluccio. Il blitz fu messo a segno dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dal Ros dell’Arma dei Carabinieri.

Angela Panzera-  lacnews24.tv