Aristide Bava
SIDERNO – Si è tenuto presso l’aula Magna dell’ Istituto tecnico commerciale ” G.Marconi” di Siderno un interessante seminario organizzato dalla LaborEst della Mediterranea in collaborazione con l’associazione Calabria 2025 indirizzato alla conoscenza e al possibile recupero del patrimonio immobiliare del territorio al fine di stimolare idonee prospettive di sviluppo della Locride.Il tutto con ipotesi progettuali che potrebbero portare occupazione anche attraverso la utilizzazione diimmobili pubblici da parte dei giovani I lavori sono stati aperti dalla dirigente scolastica Clelia Bruzzi’ che ha assicurato che i risultati del seminario saranno tenuti nella giusta considerazione in fase di preparazione dell’offerta formativa. Poi ha portato i saluti del Comune la presidente della commissione straordinaria Maria Stefania Caracciolo che, tra l’altro, ha ricordato che l’ amministrazione comunale è in attesa di adeguate proposte per utilizzare un immobile din sua proprietà per attività di sviluppo per i giovani. Quindi i lavori sono stati aperti dai docenti della “Mediterranea” Francesco Calabrò e Lucia Della Spina che hanno parlato dell’importanza che può avere l’ Università quando riesce da uscire “dal chiuso delle proprie aule” per dare risposte al territorio e quindi contribuire a formare una nuova, (e buona), classe dirigente. E’ intervenuto quindi Guido Mignolli del Gal Alta Locride che ha evidenziato l’importanza di guardare al territorio in maniera molto ampia auspicando la possibilità di opportuni incontri tra operatori del settore per concordare in maniera congiunta le linee di sviluppo. Quindi l’imprenditore agricolo Gianluigi Hyeraci rappresentante della Coldiretti ha voluto evidenziare che grazie alla continua richiesta dei prodotti made in Italy da ogni parte del mondo questo territorio ha grandissime aspettative di sviluppo. Vincenzo Tavernese dei giovani di Confindustria di Reggio Calabria, a sua volta, ha evidenziato la necessità di guardare lo sviluppo anche nei suoi aspetti sociali non limitandosi a ridurre l’economia ai meri aspetti finanziari per poi lamentare, a questo proposito, la precarietà che esiste nella Locride nei rapporti con gli altri. Non sono mancati, poi, gli interventi da parte del pubblico . In particolare il prof. Amedeo Macrì ha ricordato una atavica mancanza di infrastrutture e, finanche, i fenomeni degenerativi della società “che spesso ostacolo le prospettive di sviluppo ” e lo studente Demetrio Iero che ha evidenziato la necessità di tenere conto nei progetti della possibile fruizione degli edifici confiscati alla mafia “che cominciano ad essere un patrimonio non indifferente che in qualche modo potrebbe colmare parte delle carenze infrastrutturali del territorio”.
nella foto – Il tavolo dei relatori