Il presidente facente funzioni Nino Spirlì sta lavorando per una nuova ordinanza sulle scuole in Calabria. Come affermato in una delle sue classiche dirette social, ha informato la comunità che insieme ad un team di esperti ha valutato una proposta, che lui definisce “democratica” perché in grado di “accontentare tutti”. Il governatore leghista spiega, in sostanza, che le famiglie calabresi potranno decidere in libertà se mandare i loro figli in classe o se far studiare loro da casa. Questa ipotesi, continua ancora Spirlì, potrebbe diventare concreta nella giornata di oggi. Ecco le sue dichiarazioni durante il viaggio in auto verso la Cittadella regionale intitolata alla compianta presidente Jole Santelli:

“Il ministro Azzolina, nel giustificare quell’effluvio dei costosissimi banchi a rotelle per tenere testa ad un principio che è solo suo, ha spaccato l’unità degli italiani, su un tema importante che è quello della tutela della salute dei nostri bambini e ragazzi, degli insegnanti e del personale scolastico. Degli esimi studiosi, anche molto vicini al Governo, come il professor Galli, continuano a dire che riaprire le scuole significa far crescere i contagi del 24%, quindi non siamo dei pazzi se vogliamo salvare i giovani e loro famiglie. Non mi sarei messo come un tronco caduto in mezzo alla strada per bloccare il diritto alla scuola, nessuno vuole vedere una generazione di calabresi ignoranti, anche perché non parlo di scuole chiuse, ma di didattica a distanza. Così come esiste l’acquisto a distanza o la visita a distanza, si può studiare anche utilizzando dispositivi tecnologici. La tutela della salute degli studenti non è un giochino tra la Regione e il Tribunale, né tra il Presidente e le forze politiche avverse. Smettiamola, per favore. La didattica a distanza è un’esigenza, nel pieno rispetto di chi non la pensa come me. Stiamo lavorando da ieri per una proposta con un team di persone che stanno mettendo in piedi un’ordinanza con la proposta della didattica integrata. O meglio, della scelta che si possa fare nelle famiglie d’accordo con le istituzioni scolastiche, per cui ci saranno dei ragazzi che studieranno in presenza ed altri da casa”.

“Credo non esista maggiore segno di democrazia. Spero che questa sia la soluzione migliore per tutti e il piano oggi diventi ordinanza – ha affermato Spirlì – . In questo modo non si riempiranno nemmeno i mezzi di trasporto che comunque sono già stati organizzati per essere utilizzati al 50%. Questo deve essere cura del personale che lavora sui pullman. Si raddoppiano le corse e ci si organizza in maniera tale da non esagerare. Comunque vi aggiornerò sull’ordinanza, stiamo cercando di capire fino a quali classi possiamo spingerci, perché quello è un altro discorso”, ha concluso il governatore calabrese.

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