“Non sono un esperto di geopolitica, ma da quello che si può capire, stando agli ultimi sbarchi di migranti che ci hanno riguardato direttamente, è che le rotte sono cambiate e bisogna adeguarsi di conseguenza”. Vittorio Zito, sindaco di Roccella Ionica, dimostra di non avere dubbi all’indomani del maxi sbarco autonomo di lunedì che ha portato sulla banchina del porto della cittadina della Locride, non nuova a situazioni di emergenza per l’arrivo di migranti, 650 persone giunte a bordo di un peschereccio partito dalla costa libica. Gli ultimi quattro sbarchi, per un totale di 1.500 persone, che hanno interessato il porto della cittadina della Locride, hanno riguardato barconi partiti tutti dalla Libia.

“C’è anche un’altra particolarità – aggiunge il sindaco – da segnalare: adesso si arriva qui a bordo di pescherecci che sono molto più grandi e capienti rispetto alle imbarcazioni a vela utilizzate quasi sempre in precedenza. E che quindi sono in grado, come abbiamo visto, di trasportare molte più persone”. “La macchina dei soccorsi e dell’accoglienza, fino ad ora – sostiene ancora Zito – ha risposto bene, ma è chiaro che, alla luce di questi nuovi elementi, occorre rafforzarla anche con un maggiore coinvolgimento delle associazioni”. Ieri, dopo l’arrivo dei 650 migranti, nell’area portuale si sono vissuti momenti impegnativi. La tensostruttura che serve per la prima accoglienza non è sufficiente a reggere un numero così consistente di persone. Il Comune di Roccella, che da anni fronteggia ripetute ondate di sbarchi, è riuscito anche questa volta a trovare soluzioni emergenziali, ma non si sa fino a che punto -sottolinea Zito- potrà reggere questa situazione”.

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