L’operazione, coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), si sarebbe dovuta concludere già a marzo ma a causa dello scoppio della pandemia di coronavirus è stata ritardata

Otto latitanti arrestati nei mesi scorsi a Santo Domingo ed estradati in Italia sono rientrati questa mattina all’alba nel nostro Paese con un volo che è atterrato a Fiumicino. L’operazione, denominata “Open World” e coordinata dal Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia (Scip), si sarebbe dovuta concludere già a marzo ma a causa dello scoppio della pandemia di coronavirus è stata ritardata.    Gli otto latitanti – sette uomini e una donna con alle spalle diverse storie criminali – devono scontare reati che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso alle truffe agli anziani, dal traffico internazionale di droga alla bancarotta fraudolenta, con pene che oscillano dai circa 4 anni agli oltre 13 di reclusione. L’arresto degli 8 è avvenuto dopo mesi d’indagine congiunta tra la sezione italiana e quella di Santo Domingo dell’Interpol.  L’operazione di scorta a bordo dell’aereo ha rappresentato anche il primo banco di prova dell’abbinamento delle esigenze operative con le cautele sanitarie: la scorta ha attuato infatti un protocollo di autotutela e di garanzia per l’attraversamento delle frontiere. Il governo dominicano ha autorizzato l’ingresso con deroga al coprifuoco.

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