R. e P.

“In questo tempo quaresimale, favorevole per la nostra santificazione, preghiamo per la pace nel mondo!” Ha così esordito, monsignor Francesco Oliva, vescovo della diocesi di Locri – Gerace, nella propria omelia, tenuta sabato scorso, presso il santuario diocesano di Nostra Signora dello Scoglio, fondato da Fratel Cosimo, oltre mezzo secolo fa. Il successore degli apostoli ha esortato tutti a pregare per il popolo martoriato ucraino, per la pace nella Palestina e in tutte le aree della terra perchè, come ha espresso papa Francesco, è in atto la terza guerra mondiale  frammentata. “Le risorse dovrebbero essere spese per la sanità,” – ha chiosato monsignor Oliva – “per le scuole,” – ha proseguito – “per le strutture, per le strade e non per gli armamenti.

Preghiamo affinché i Capi di stato e chi detiene il potere, possa capire che ciò che è speso per la guerra è speso in distruzione e morte e preghiamo che il tempo della quaresima sia un tempo di ravvedimento e di conversione interiore.” Al rinomato santuario mariano di Santa Domenica di Placanica, luogo privilegiato di riconciliazione con il Signore, dove  si registrano, sempre, innumerevoli file di persone che si confessano, nell’occasione, erano presenti il postulatore don Cristoforo Bialowas, eminente figura sacerdotale polacca, in prima linea nella fornitura di viveri e beni di prima necessità alla popolazione ucraina colpita dalla guerra, con alcune pellegrine straniere. Don Bialowas, per conto del nunzio apostolico in Ucraina, Monsignor Visvaldas Kulbokas, ha ritirato nel santuario altre statue di Nostra Signora dello Scoglio, che sono state benedette dal vescovo Oliva e da Fratel Cosimo, per essere posizionate in varie chiese e località, come fatto in precedenza, in segno di protezione .