Grande attesa per la quinta e ultima serata della 74ª edizione del Festival di Sanremo. Dopo la splendida serata di ieri, quella delle cover, vinta da Geolier – non senza contestazioni – oggi si decreterà il vincitore. Il co-conduttore è in realtà uno dei più amati delle ultime edizioni, Rosario Fiorello, che ha accompagnato Amadeus in queste quattro serate e nelle precedenti edizioni. Tra gli ospiti invece Roberto Bolle, Gigliola Cinquetti e Luca Argentero. A Piazza Colombo canterà Tananai, mentre sulla nave Smeralda si esibirà Tedua.

Sanremo 2024, la scaletta della finale: l’ordine di ingresso dei cantanti

  1. Renga e Nek
  2. BigMama
  3. Gazzelle
  4. Dargen D’Amico
  5. Il Volo
  6. Loredana Bertè
  7. Negramaro
  8. Mahmood
  9. Santi Francesi
  10. Diodato
  11. Fiorella Mannoia
  12. Alessandra Amoroso
  13. Alfa
  14. Irama
  15. Ghali
  16. Annalisa
  17. Angelina Mango
  18. Geolier
  19. Emma
  20. Il Tre
  21. Ricchi e Poveri
  22. The Kolors
  23. Maninni
  24. La Sad
  25. Mr Rain
  26. Fred De Palma
  27. Sangiovanni
  28. Clara
  29. bnkr44
  30. Rose Villain

Sanremo 2024, la “Total Audience” della quarta serata

Lo share del pubblico tra i 5 e i 24 anni è dell’81 per cento

E’ di oltre 12 milioni 200 mila telespettatori la “Total Audience” della quarta serata del 74° Festival della Canzone Italiana: agli 11 milioni 893 mila spettatori che hanno visto il Festival sugli schermi tradizionali, si aggiungono i 320 mila connessi su “Small Screen”, con un picco di 825 mila device connessi. La media complessiva delle 4 serate del Festival è del 63 per cento, mentre lo share del pubblico tra i 15 e i 24 anni raggiunge l’81 per cento.
Con quasi mille (1000) contenuti pubblicati su RaiPlay e sul canale RaiPlay su Youtube e ben 5500 post pubblicati sui profili social del Festival di Sanremo, l’offerta digitale della Rai dedicata a Sanremo 2024 nelle prime 4 giornate raggiunge numeri e performance da record.
Ieri la Rai, grazie al Festival, vince e raggiunge il 61% (live più on demand) del totale mercato misurato da Auditel.
Nella serata delle cover sono stati 470 mila i device connessi su RaiPlay per guardare live il Festival, segnano il record di sempre per Sanremo (più 46% rispetto al 2023). Il consumo vod di questo Festival vale già complessivamente oltre 17 milioni di streams e più di 2,4 milioni di ore di fruizione.  Nella classifica dei contenuti più visti on demand, esclusi i brani in gara, spiccano “Viva Rai2! Viva Sanremo”, il monologo di Teresa Mannino, il medley di Mengoni, il medley di Giorgia.
Sul consumo online, i target che registrano i tassi di crescita più elevati rispetto al 2023 sono i 14-24enni e i 25-34enni. Circa il 60% deli utenti live ha meno di 34 anni e più del 10% degli utenti lineari del Festival si collega dall’estero
Su Youtube la performance dei contenuti della nuova edizione di Sanremo cresce del +20% sul 2023 ed è al momento la migliore dal 2018.
Riguardo i social l’engagement totale conta 23,2 milioni di interazioni e 563 milioni di impressions, con un aumento del 140% rispetto alle quattro serate dell’edizione 2023, di cui oltre l’80% generati dagli account Sanremo della Rai.  In sole 4 serate già superati i risultati dell’intera edizione 2023.
Cresce anche la community delle pagine e dei profili Rai dedicati al racconto del Festival, con 545k i follower aggiunti dall’inizio della rassegna.

Sanremo 2024, Ad Sergio e Dg Rossi: “Un Festival che entra nella storia della Tv”

“Quella che abbiamo visto in onda ieri sera – insieme a quanto visto nelle serate precedenti – è una delle migliori pagine della televisione italiana di sempre. Ed è la dimostrazione che questo quinto Festival firmato Amadeus è capace di parlare a tutti, di abbattere barriere generazionali, di farsi portatore di messaggi universali e di rappresentare il più alto livello artistico italiano. Di essere, insomma, vero Servizio Pubblico e i milioni di italiani davanti agli schermi sono la più chiara dimostrazione di una Rai di nuovo protagonista”. Così l’Amministratore Delegato Roberto Sergio e il Direttore Generale Giampaolo Rossi dopo la quarta serata del Festival di Sanremo.

Fiorello: “Sanremo fa il 60%, Amadeus batte Meloni e Schlein insieme”. Poi la chiamata della mamma in diretta: “Andate a dormire!”

Gran finale per ‘VivaRai2!… VivaSanremo!’: Fiorello, in compagnia di Biggio, Casciari, Alessia Marcuzzi e tutta la banda, ha scaldato l’atmosfera all’esterno dell’Ariston al termine della quarta serata del Festival di Sanremo. Lo showman ha salutato l’Aristonello: domani sarà infatti co-conduttore al fianco di Amadeus, per poi tornare da lunedì in diretta regolarmente dal Foro Italico.

“Mi piace esserci all’ultima serata del Festival – ha rivelato Fiorello -. Assisterò all’annuncio del vincitore e, come sapete, Amadeus ci mette 20 minuti, finché uno dei due finalisti che aspetta lì il verdetto non si scoccia e se ne va”. Poi un retroscena: “Io sono lì e delle volte lo so prima di lui, vado dietro e leggo il cartello. Mi successe con i Maneskin e c’era Ethan che mi guardava…”.

Si parla anche degli ascolti record della terza serata: “Piaccia o non piaccia, il Festival si becca tre 60% (di share, ndr) di fila. Amadeus da solo batte la Meloni e la Schlein insieme – ironizza lo showman -. Belzebù, perché non entri in politica? Ti fai un partito, lo chiami ‘Fratelli di Palco’, ‘Movimento 5 Scalette’ o ‘SanremoViva’”.

Il tema Sanremo si lega anche con la satira politica: “‘Sgarbi va via, panico al ministero: è scattato l’inventario delle opere’. La stessa cosa succederà domani con Amadeus quando chiuderà l’Ariston. L’anno scorso si è portato via 18 microfoni: se li porta tutti a casa!”.

All’Aristonello sono infine arrivati alcuni dei protagonisti di questa rassegna: da Diodato, che ha regalato ai presenti una entrata a sorpresa sulle note di ‘Singing in the rain’, sotto la pioggia di Sanremo, ad Angelina Mango, questa sera seconda nella classifica della serata ‘cover’. Ma c’è chi si lamenta della tarda ora: la mamma di Fiorello! La signora Rosaria ha chiamato nel bel mezzo della diretta e aveva un messaggio forte e chiaro per il figlio: “Andate a dormire, che è tardi!”.

Un Futuro all’Agricoltura e al Made in Italy
Discorso per Sanremo
Gli agricoltori italiani pagano lo scotto di decisioni sbagliate non basate sulla scienza. Basti pensare a politiche comunitarie quali il green deal, la direttiva sulla qualità dell’aria o il regolamento sui fitofarmaci, fortunatamente ritirata dalla Commissione UE grazie alle nostre proteste; tutte queste politiche, a nostro avviso eccessivamente sbilanciate a favore dell’ambiente, vanno a discapito di tutta l’agricoltura italiana, con particolare riferimento alle piccole aziende.
Su queste questioni pesa poi la spada di Damocle dei prezzi pagati agli agricoltori. Ricordiamo a tutti che noi non possiamo programmare il prezzo di vendita dei nostri prodotti, perché siamo sottoposti ad un mercato drogato dalle speculazioni, dove il prezzo a noi pagato è un decimo di quello che pagano i consumatori.
Per questo stiamo protestando in questi giorni: chiediamo una legge chiara che garantisca la giusta distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare, con reciproci benefici per i produttori agricoli e per i consumatori. I prezzi pagati agli agricoltori sono fermi da trent’anni, tanto che ai consumatori alcuni prodotti arrivano a costare fino a dieci volte di più. Siamo l’unica categoria a non poterci basare sui costi di produzione a non poter applicare i costi, subendo tutti gli svantaggi del mercato e delle possibili intemperie della stagione, pur avendo costi alti e certi legati alla semina e alla produzione.
Non stiamo ora a tediarvi elencandovi nel dettaglio quello che chiediamo, che abbiamo più volte spiegato alla stampa e portato all’attenzione della politica, ma vogliamo limitarci a trasmettere un messaggio molto semplice: noi agricoltori non siamo in piazza per chiedere aiuti o sussidi, ma solo per assicurarci che ci venga corrisposta la giusta remunerazione per il duro e insostituibile lavoro che svolgiamo quotidianamente, grazie al quale ogni cittadino può mangiare ogni giorno. Questo purtroppo non avviene da tempo, tanto che oggi la maggior parte dei frutti del nostro lavoro è ampiamente sottopagato, con ricavi che sono abbondantemente inferiori ai costi di produzione. Protestiamo quindi per difendere la DIGNITA’ di tutti gli agricoltori e per chiedere con forza che venga corrisposto il GIUSTO VALORE alle nostre produzioni.Un Futuro
all’Agricoltura e al Made in Italy
Tutto questo semplicemente perché senza agricoltura non c’è vita, non c’è sovranità alimentare, non c’è libertà; chiediamo solo la possibilità di continuare a onorare gli insegnamenti dei nostri genitori e dei nostri nonni, che con rispetto, amore e dignità ci hanno portato a coltivare il valore della terra e di ciò che rappresenta, con il solo e unico obiettivo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli.
Concludiamo con un saluto all’Italia, alla Rai e a te Amadeus.
Grazie per aver dato voce agli agricoltori nel tempio della musica italiana.
Negli scorsi giorni abbiamo insistito nel voler salire noi stessi sul palco per un unico motivo: far vedere anche i nostri volti, facce pulite che rappresentano il futuro dell’agricoltura italiana e occhi appassionati di chi crede ancora che, citando Papa Francesco, NON C’E UMANITÀ SENZA COLTIVAZIONE DELLA TERRA.
Questo è il discorso che avremmo voluto leggere sul palco dell’Ariston.
Oldoni Alessandra
Goglio Giulia
Pedrotti Davide
Pizzaris Fabio
Claudio Panetta- comunicati ufficio stampa Rai