Reggio Calabria. Vertice in Prefettura sulle prestazioni di laboratorio ad alta specializzazione per pazienti oncologici. Il Prefetto Massimo Mariani convoca il gotha della Sanità calabrese. Parola d’ordine: “uscire fuori dalle emergenze sia del pubblico che del privato”.
Alla riunione ospitata in Prefettura, hanno preso parte il Commissario per il piano di rientro dal debito sanitario Saverio Cotticelli, il direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Belcastro, la terna commissariale dell’ASP presieduta dal Prefetto Meloni, il funzionario addetto alle liquidazioni per le strutture accreditate.
“Per la prima volta, dopo tanti anni, c’è un prefetto che conosce esattamente la situazione. Questo rappresenta una garanzia assoluta”. Così il Dottor Eduardo Lamberti-Castronuovo, direttore dell’Istituto De Blasi che al tavolo ha partecipato assieme al direttore di un altro importante centro diagnostico della città Metropolitana, il Dottor Francesco Plastina.
Il Prefetto Mariani lo aveva già annunciato nel corso del precedente tavolo convocato all’Ospedale di Locri e lo ha ribadito anche in quest’ultima circostanza. E’ sua ferma intenzione affrontare la situazione. Un contesto, anche quello emerso nel corso dell’incontro e condiviso dal Commissario Cotticelli, in cui chi offre prestazioni e servizi all’utenza è necessario venga tutelato, mentre chi ha sbagliato è giusto che paghi. Il tutto a tutela delle professionalità, tante, sia nel pubblico che nel privato, che contribuiscono a salvare molte vite umane e dei pazienti che a loro volta a tali professionalità si affidano.
Insomma, per dirla con Lamberti: “la sanità deve essere affidata a chi la sa fare, a chi sa gestire la sanità”.

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