«La storia del commissariamento ha i contorni del grottesco e non del comico». Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, durante un panel dell’assemblea annuale dell’Anci.

I primi cittadini dei comuni calabresi sono pronti ad affrontare l’argomento con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Domani i sindaci calabresi incontreranno il premier Conte perché noi non vogliamo subire né colonizzazioni né scelte calate dall’alto senza concertazioni».

«Il metodo dev’essere concertato e condiviso con i sindaci, terminale delle problematiche dei territori anche quelle che non sono di loro diretta competenza», ha aggiunto Falcomatà, definendo la situazione nella sua regione, la Calabria, l’esempio di un «Paese che non è coeso».

«In Calabria manca il diritto alla salute e l’opportunità di curarsi nella propria Regione. Quello che è avvenuto sul commissariamento ha del grottesco, ecco perché domani i sindaci calabresi incontreranno il presidente Conte. Non vogliamo subire scelte calate dall’alto senza concertazione».

«Non poniamo una questione sul nome, ma sul metodo. Vogliamo che chi arrivi sia competente e che ci metta la testa e il cuore. Il commissariamento deve finire, dura da 11 anni. La situazione della sanità calabrese deve offrire al nostro Paese uno spunto di riflessione: la sanità torni a essere una materia di competenza esclusiva dello Stato».

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