Non era poi cosi difficile individuare chi, tra i pochi, avrebbe potuto risollevare le sorti della sanità calabrese. Il delicato lavoro di bonifica e di trasparenza amministrativa, svolto in cinque mesi dal dottor Santo Gioffrè,recuperando sei milioni di euro alle casse dell’azienda ospedaliera reggina.
QUINDICI anni di commissariamento straordinario, hanno provocato un disavanzo di 167 milioni .

Ecco cosa scrive sul suo profilo il dottore Santo Gioffrè

NON SI PUÒ CHIEDERE AL GOVERNO DI RIPIANARE I DEBITI E I FURTI NELLA SANITÀ CALABRESE. I DEBITI LI DEVONO PAGARE I LADRI E I TRUFFATORI CHE CI HANNO RIDOTTI COSÌ…PER GIUSTIZIA SOCIALE!

Quieto, Quieto, un prepotente mondo di silenzi abissali e complici, si alza in un’unica voce. È giusto chiedere di salvarci dalla morte, perchè non c’è più nemmeno un posto dove gridar “Deus auxilium mihi” in Calabria. Dubbio e molto sospetto, appare il concomitante grido” il Governo appiani i debiti della sanità e togliamo il Commissariamento”. Sanno che per legge ciò non è possibile. Però chiedere, insieme a tutte le altre cose, il ripianamento Governativo dei debiti della sanità Calabrese è odioso, oserei dire.

Per decenni, potenti fornitori di servizi sanitari e non, massoni e ‘ndrangheta, proprietari di strutture sanitarie private, studi professionali, hanno rubato miliardi alle Asp calabresi e, pure, le vite alle persone perchè vittime di mala sanità, senza che nessuno dei giornalieri e fasciati marciatori protestasse mai, mai, come or fanno.

Ora, con la scusa dell’emergenza, hanno l’ardire di chiedere al GOVERNO, pure, di ripianare i debiti e passare in cavalleria tutto ciò che è stato? I soldi li devono tornare indietro chi li ha rubati, e non per questione populista e giustizialista, ma per un vero atto di Giustizia sociale.

Al Governo si deve chiedere, una volta per tutti, di impegnare i suoi possenti mezzi a scoprire chi, dal 2005 e fino al 2017, hanno rapinato le Asp per diversi miliardi di Euro consegnandoci un Sistema Sanitario inesistente. Altro che ripianare i debiti.

Facendo così, il Governo e noi tutti, diventeremmo complici più di quanto lo siamo stati già col nostro silenzio,e altre cose.