R. e P.

Sanità Calabria – Sollecito adozione misure straordinarie

Scriviamo la presente animati dal solo scopo di sollecitare l’immediata adozione di ogni più opportuno provvedimento per fronteggiare l’emergenza attuale nella nostra di già martoriata Regione che, come noto, conta due milioni di abitanti e che ha quale tallone d’achille la sanità.

Senza ignorare le misure sin qui adottate, compresa l’istituzione della task force a supporto dell’unità di crisi regionale, le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal nostro Governatore, secondo cui la nostra Regione è dotata di soli 147 posti di terapia intensiva con contestuale annuncio dell’arrivo dei macchinari necessari non prima di 45 giorni, hanno tuttavia suscitato grande preoccupazione.

Tali dichiarazioni hanno accentuato, ovviamente, il panico tra la popolazione calabra e, al di là dell’opportunità delle stesse, è dovere delle istituzioni adottare misure straordinarie e ridurre quanto più possibile tali tempistiche: mai come ora deve seguirsi l’antico adagio secondo cui chi ha tempo non perda tempo.

D’altro canto, l’omessa richiesta per la nostra Regione di un intervento speciale al Governo, che nelle more ha adottato il noto decreto c.d. “Cura Italia”, così come l’omessa richiesta di sospensione del Commissariamento della (nostra) Sanità in modo da esercitare pienamente le funzioni in ambito sanitario, e da ultimo la tardiva formazione della Giunta Regionale unita al mancato insediamento del Consiglio Regionale, rinviato per due volte, fanno temere che il prezioso tempo avuto si stia sprecando.

I cittadini calabresi necessitano di risposte e di interventi immediati, non di domande; non sono sufficienti, oggi e per il futuro immediato, il (probabile) potenziamento degli ospedali in funzione né l’installazione di una tecnostruttura da adibire a pre-triage a Cariati.

Da ultimo ma non per ultimo, è auspicabile che venga chiarito se i tamponi fatti negli ultimi giorni a personaggi pubblici (politici e non) siano stati eseguiti come da protocollo in modo da avere la certezza che siano state poste in essere le consequenziali misure (indagine epidemiologica, quarantena ecc.).

Il nostro accorato appello è quello della gente calabra che urla a gran voce di agire in maniera celere ed efficace, senza ulteriori indugi, dotando medici, infermieri, tecnici, anestesisti e tutto il personale operante, degli strumenti necessari e dei dispositivi di protezione indispensabili per affrontare questa guerra contro un nemico invisibile.

Il diritto alla salute deve primeggiare nei fatti oggi più che mai così come il diritto alla vita non può essere svilito in base alle fasce d’età.

Confidando in immediati e risolutivi interventi, non oltre procrastinabili, l’occasione ci è gradita per porgere i nostri migliori e cordiali saluti.

Unione Nazionale Consumatori Cosenza

Il delegato

Avv. Pierluigi Basile