Sono stati 3 i decreti a ribaltare completamente l’approccio nella ridistribuzione delle risorse alle strutture private accreditate, ieri questi decreti sono stati adottati dalla struttura commissariale guidata da Massimo Scura e Andrea Urbani.
Il principio è l’acquisto di prestazioni dai privati accreditati e contrattualizzati che ora viene definito già ad inizio anno e quindi viene programmato.
Molti particolari si rilevano nel decreto 27, che definisce l’acquisto di prestazioni per malati acuti e post acuti, varato ieri dalla struttura commissariale. Il decreto 27 definisce, quale limite massimo di finanziamento delle risorse, assegnabili per l’anno 2016 alle strutture private accreditate per l’erogazione di prestazioni sanitarie ospedaliere la somma di 194.455.972 euro. Questa determinazione prevede la novità che siano pagate non solo le prestazioni tariffate, ma anche con una somma quantificata in 3.985.913 euro, le funzioni non tariffate come il pronto soccorso e le terapie intensive.
Il 5% di tutto il finanziamento del 2016 è destinato a premiare il 60% le prestazioni che riconducono la mobilità passiva, un 20% l’organizzativa, e il restante 20% la sussidiarietà delle prestazioni nei confronti di quelle erogate dalle strutture pubbliche.
Quanto agli altri decreti, il 25 ad esempio, definisce il livello massimo di finanziamento per le strutture erogatrici di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, relativamente alle cinque Asp, mentre il decreto 26 stabilisce i singoli finanziamenti per le strutture erogatrici di prestazioni di assistenza territoriale socio-sanitaria e di riabilitazione non ospedaliera.
Carlotta Tomaselli
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