R. e P.

Ieri si è svolto a San Luca “In campo per il futuro 2018- un anno dopo” .

Il Commissario Straordinario del Comune di San Luca, ad un anno di distanza dal grande evento dell’inaugurazione dello Stadio Comunale intende fare un bilancio su come sia cambiato il paese negli ultimi dodici mesi. << Il paese è strutturalmente diverso, in meglio, da come raccontano i media. Chi vive a San Luca da sempre deve lottare contro il pregiudizio, contro l’idea che il paese sia la culla del degrado,della ‘ndrangheta, contro quelle idee che mortificano i suoi abitanti, facendoli sentire ai margini della società. E’ importante dire che San Luca è anche l’insofferenza dei suoi abitanti, esasperati dal constatare che il loro paese venga sfruttato dei media per i suoi aspetti negativi. Per questo lo scorso anno ho provato una grande emozione nel vedere qui riunito lo Stato, in tutte le sue articolazioni, festeggiare con e per San Luca. E per lo stesso motivo sono stato felice ieri, quando lo Stato è ritornato per intitolare lo stadio proprio ad un illustre uomo di San Luca, Corrado Alvaro, che nei suoi scritti mai ha sottaciuto le mille contraddizioni di San Luca e della Calabria. Posso essere solo fiero dei profondi cambiamenti intervenuti a San Luca, cambiamenti reali e tangibili e, sebbene la strada sia lunga e sicuramente si passerà anche attraverso delle sconfitte, il cammino tracciato procede nella giusta direzione. Occorre una coscienza matura per affrontare la realtà sanluchese e soprattutto bisogna essere disposti a scavare a fondo e non limitarsi alla superficie delle cose, che molto spesso rimanda un’immagine distorta e parziale. Io a San Luca ho imparato a lottare soprattutto contro il pregiudizio, perché sapevo fin dall’inizio che l’unica battaglia persa per sempre sarebbe stata quella di rinunciare a combattere. Io  invece in questo battaglia voglio esserci in prima fila, proprio accanto alle persone perbene di San Luca >> .