San Luca. Con la solenne celebrazione della Croce presieduta dal Vescovo Francesco Oliva, si sono conclusi ieri, 14 settembre, i momenti religiosi dedicati alla Madonna della Montagna di Polsi, eccezionalmente ospitata quest’anno nella Parrocchia Santa Maria della Pietà di San Luca. L’effige della Vergine, impossibilitata a raggiungere l’omonima valle a causa dei lavori di sistemazione della strada per il Santuario — appaltati dalla Regione Calabria — è rimasta per due settimane nel cuore del paese, accolta da un’intera comunità animata da fede, tradizione e spirito di accoglienza.

Dal 1° settembre, pellegrini provenienti da diversi Comuni calabresi hanno attraversato le vie del centro, pregando, cantando, ballando. La devozione si è intrecciata con il folklore popolare in una manifestazione intensa, sentita e straordinariamente partecipata. Centinaia di persone hanno camminato verso la chiesa per venerare il simulacro della Madonna e la miracolosa Croce, in un clima carico di emozione, spiritualità e memoria condivisa.

L’intera comunità sanluchese, affiancata dal Vescovo e dai parroci don Gianluca e don Tonino, ha dato prova di organizzazione, accoglienza e profondo senso civico. L’evento è stato infatti gestito con ordine, compostezza e con il contributo essenziale delle Forze dell’Ordine, che hanno garantito un servizio di sicurezza puntuale e discreto, permettendo il sereno svolgimento di ogni celebrazione.

Tra le iniziative collaterali più apprezzate, anche l’apertura straordinaria — dal 2 al 14 settembre — della “Casa di Alvaro”, visitata da numerosi pellegrini, attratti dal legame indissolubile tra lo scrittore e la spiritualità della sua terra.

Nonostante lo spostamento del culto in un luogo diverso da quello tradizionale, la riuscita dell’evento è stata totale. La comunità di San Luca ha dato una testimonianza di cohesione socialeaccoglienza sinceraorgoglio identitario e profonda spiritualità popolare, rafforzando il valore millenario di una devozione che continua a unire e ispirare.

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