Ieri pomeriggio, la villetta “De Nava” della Biblioteca comunale di Reggio Calabria ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del Comitato Scientifico e del programma della Fondazione “Corrado Alvaro”. Nell’enunciare lo scopo della creazione del Comitato Scientifico, è stato fatto un excursus interessante sulla figura di Corrado Alvaro, dal quale prende le mosse il neonato comitato.

Corrado Alvaro è stato uno degli scrittori più moderni del Novecento italiano — per la sua scrittura, per il suo pensiero. E lo è stato anche nell’indicarci, sin dalle prime opere, un percorso che sarebbe stato indagato a lungo da alcuni degli intellettuali più interessanti della generazione successiva alla sua, come Pasolini — la riflessione costante sull’identità (antropologicamente intesa) come radice sulla quale fondare l’apertura all’umano che è in ogni identità, in ogni tempo, in ogni luogo. Alvaro scriverà dei suoi viaggi e delle sue permanenze nell’Unione Sovietica di Stalin, nella Germania pre-nazista e nazista, nella Turchia della modernizzazione, in Francia con l’apertura e la profondità di un intellettuale realmente europeo, anche perché (e non è che un esempio) nei contadini della campagna russa riusciva a riconoscere tratti simili a quelli che appartenevano ai contadini dell’Aspromonte. E con la stessa profondità scriverà della situazione socio-economica, antropologica e culturale dell’Italia fascista e del secondo dopoguerra. Nel rapportarsi con i grandi intellettuali europei (come Stefan Zweig, o Tatjana Pavlova), Alvaro non dimenticava l’identità della Calabria cui apparteneva, e che descrive in “L’animo del calabrese” (Il Ponte 1950), ossia ciò che porta il calabrese ad essere “filosofo non stagionale, non sotto gl’influssi d’una filosofia di moda, ma d’un ideale di vita di cui non ha disperato di vedere l’avvento” (e qui Alvaro parla anche di sé stesso). Ma lo fa in una prospettiva vasta e dialogante, che gli permetterà anche di aprirsi alla riflessione (assolutamente moderna) su un futuro eterotopico al quale ormai apparteniamo. Studiare la sua opera, dunque, in tutta la sua complessità e varietà, significa studiare quel dialogo che ha fatto di Alvaro uno scrittore della restanza e dell’erranza, dell’identità calabrese e di quella europea. L’autore di teatro che ha reso possibile alla scuola russa della riforma stanislavskiana di entrare nel teatro italiano attraverso la collaborazione con Tatjana Pavlova (nella scrittura di Medea); il traduttore che ha partecipato (da scrittore innanzitutto) alla nascita delle scuole di traduzione in Italia (dal russo e dallo spagnolo, ad esempio), appartiene alla cultura aspromontana perché appartiene a quella europea, e viceversa. L’opera di Alvaro, affondando le radici nella Calabria mentre si apre al mondo, conserva perciò, ancora oggi, una straordinaria attualità, e interroga il nostro rapporto con la modernità, la comunità, l’utopia e la crisi dei valori.

Il programma che il comitato scientifico della Fondazione ha stilato, frutto dell’incontro e del confronto tra le varie proposte emerse durante le riunioni fatte tra gli studiosi e le studiose coinvolti e coinvolte nella creazione di un rinnovato cammino della Fondazione stessa, intende seguire la strada indicata dallo stesso Alvaro, in una prospettiva internazionale fondata su un’identità culturale e antropologica ben determinata. Per questo vuole offrire allo studio scientifico dell’opera alvariana strumenti e occasioni di confronto, creare collegamenti stabili con istituzioni italiane e internazionali (legate alla figura di Alvaro anche da un punto di vista antropologico, e impegnate nella società civile oltre che nel mondo della cultura), aprirsi alle scuole (nel territorio calabrese, e non solo), creare occasioni per proporre i temi della produzione alvariana attraverso le arti (dal teatro alla musica, al cinema, alle arti figurative), e rinnovare la tradizione del premio Alvaro”.

Documento programmatico del comitato scientifico della fondazione Alvaro

Azioni programmate e Punti salienti:

l. Convegni e Studi

Il Comitato promuove la realizzazione di un Convegno Internazionale di Studi in occasione del 70 anniversario della morte di Alvaro (2026), che avrà sede a San Luca, Roma, Torino (Salone del Libro), e in contesti europei (Berlino, Parigi, Istanbul).

Saranno inoltre organizzati convegni tematici su:

  • la produzione letteraria;
  • il giornalismo e i reportage;
  • il rapporto con il teatro e il mito classico (con particolare riferimento a Medea e ai De Filippo);
  • la scrittura distopica, a partire da Belmoro.

Gli Atti saranno pubblicati con editore di prestigio, al fine di consolidare la circolazione scientifica del pensiero alvariano.

2. Progetti Editoriali

La Fondazione, in sinergia con editori nazionali, sosterrà la riedizione dell’opera omnia di Alvaro, garantendone un’adeguata diffusione. Tra gli obiettivi principali:

  • la progettazione dell’edizione dell’opera completa di Alvaro, sostenuto da Regione Calabria e Fondazione;
  • la riedizione di Belmoro;
  • il coinvolgimento di scrittori italiani ed europei per prefazioni e interventi, sul modello delle edizioni Einaudi di Pavese;
  • la creazione di un archivio alvariano digitale in rete che raccolga i singoli archivi alvariani custoditi n istituzioni bibliotecarie, accademiche e private in Italia e all’estero.

3. Podcast e Nuovi Linguaggi

Il Comitato realizzerà una serie di podcast che introdurranno alla vita e all’opera di Alvaro, utilizzabili anche dalle scuole (particolare attenzione verrà riservata al rapporto di Alvaro con l’Europa e alla riflessione alvariana sulla distopia). Parallelamente si avvierà una ricognizione negli archivi sonori della Rai (a cura di Annarosa Macrì), con possibilità di integrare i materiali nei podcast;

4. Scuola e Giovani

Il Comitato riconosce nella scuola un luogo di fondamentale importanza per la trasmissione del pensiero alvariano, coniugando rigore scientifico e apertura divulgativa, creando perciò un ponte tra il sapere specialistico e la formazione delle nuove generazioni, tra il patrimonio della memoria e le sfide del presente.

Il progetto “I Giovani e Cotrado Alvaro” prevede:

  • unità didattiche dedicate alla poesia, alla narrativa e al giornalismo (all’interno delle quali utilizzare i podcast editi dalla Fondazione);
  • laboratori di scrittura creativa, con particolare attenzione al paesaggio e all’attesa, temi cardine di Alvaro;
  • campi scuola e itinerari nei luoghi alvariani;
  • passeggiate letterarie con letture pubbliche;
  • un Festival annuale dei giovani nei luoghi alvariani, con momenti di teatro, musica, arti visive e “Veglia alle stelle”;
  • l’istituzione di una sezione giovanile del Premio Corrado Alvaro, per valorizzare nuove voci letterarie.

5. Iniziative culturali e performative

Il Comitato intende inoltre promuovere iniziative che restituiscano la forza performativa e civile della scrittura di Alvaro:

  • reading e spettacoli teatrali ispirati alle opere, con attenzione ai miti classici e alle recensioni teatrali;
  • l’Alvaro Film Fest, rassegna cinematografica e documentaria su memoria, paesaggio, distopia;
  • laboratori teatrali a ciclo aperto, in collaborazione con studenti c attori professionisti;
  • mostre multimediali e installazioni dedicate alla vita e all’opera.

6. Premio Corrado Alvaro

Il Comitato propone una revisione e un rilancio del Premio Corrado Alvaro, affinché diventi sempre più riconosciuto a livello nazionale ed europeo. Si prevede:

  • ridefinizione dei criteri e della composizione della giuria;
  • sezioni dedicate a narrativa, saggistica, giornalismo, traduzione, giovani autori;
  • connessione con scuole e università.

7. Ricerca scientifica

La Fondazione si farà promotrice di gruppi di ricerca tematici (poesia, giornalismo, distopia, mito), finalizzati alla produzione costante di saggi, edizioni critiche e volumi collettanei. Si prevede la creazione di un Osservatorio permanente Alvaro, in grado di coordinare le attività di studio e garantire continuità nel tempo, con attenzione al dialogo intergenerazionale tra giovani ricercatori e studiosi senior.

8. Collaborazioni internazionali

Il rilancio di Alvaro passa attraverso il riconoscimento del suo respiro europeo. Il Comitato si impegna a:

  • attivare collaborazioni con gli Istituti Italiani di Cultura di Parigi, Berlino, Istanbul, Mosca;
  • coinvolgere università straniere e comparatisti di area europea;
  • mettere in dialogo Alvaro con gli altri grandi autori del Novecento, in una prospettiva comparativa e interculturale.

9. Comunicazione e Identità

Per restituire visibilità alla fondazione e al suo operato, il Comitato promuoverà

  • una strategia di comunicazione integrata (sito web, social, newsletter, media partnership)
  • l’utilizzo di linguaggi contemporanei (video, graphic novel, musica) per diffondere la conoscenza dell’opera di Alvaro presso le nuove generazioni
  • il coinvolgimento di artisti, scrittori, registi e musicisti, in un’ottica di dialogo tra tradizione e innovazione

I membri del comitato scientifico della fondazione Alvaro

  • Prof. Vito Teti, già professore ordinario di Antropologia culturale presso l’Università della Calabria di Cosenza;
  • Prof. Daniele Cananzi, professore ordinario di Filosofia del diritto presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, già Direttore del Dipartimento di giurisprudenza, economia e scienze umane, protettore assegnato alle attività culturali dell’Ateneo;
  • Prof. Fulvio Librandi, professore associato del SSD MDEA/01 (Discipline demoantropologiche), incardinato nel dipartimento di Scienze politiche e sociali. Autore di vari articoli di antropologia della letteratura, tra cui alcuni specifici su Corrado Alvaro;
  • Prof. Alberto Scerbo, professore ordinario di Filosofia del diritto presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro; dove insegna anche Diritto e letteratura, relatore in vari convegni nazionali ed internazionali;
  • Prof.ssa Novella Primo, docente di letteratura italiana contemporanea e giornalismo letterario dell’Università di Messina, componente del collegio dei docenti del dottorato di Scienze umanistiche;
  • Prof. Antonio Fanelli, professore ordinario di Antropologia culturale Dipartimento Saras dell’Università La Sapienza di Roma;
  • Dott.ssa Lucilla Lijoi, assegnista di ricerca presso Università Federico II di Napoli, con studi su giornalismo del novecento e questione meridionale;
  • Prof. Giuseppe Caridi, già Professore ordinario di Storia moderna presso l’Università di Messina, presidente della deputazione di dtoria patria;
  • Dott.ssa Annarosa Macrì, giornalista di diverse testate, anzitutto della Rai per la quale ha composto la redazione calabrese ed è stata inviata e curatrice di varie programmi di successo. Scrittrice;
  • Dott.ssa Anna Mallamo, giornalista, responsabile delle pagine culturali di Gazzetta del sud, titolare di un blog sull’Huffington Post, scrittrice;
  • Prof.ssa Ermenegilda Tripodi, docente, poetessa e giornalista pubblicista presso l’emittente RTV, ove cura una sua rubrica di successo, consigliera nazionale Figec. Autrice di poesie tradotte in varie lingue;
  • Prof.ssa Francesca Tuscano, docente, laureata in lingua e letteratura russa, studiosa dei rapporti tra scrittori russi ed italiani, e tra questi ultimo Corrado Alvaro, delle cui opere è profonda conoscitrice;
  • Prof.ssa Laura Curtale, autrice di diversi saggi su Corrado Alvaro, per uno dei quali ha anche ricevuto il premio alla cultura. Vincitrice anche nel 2023 del premio Reggio Calabria day alla letteratura. Ha pubblicato per l’editore Laruffa un’opera su Corrado Alvaro. Poetessa e scrittrice;
  • Prof. Demetrio Paolin, scrittore, finalista del premio Strega, collaboratore di varie testate tra cui il Corriere della sera, cultore di letteratura italiana e straniera;
  • Dott. Alberto Gangemi, dottore di ricerca in semiotica design organizzativo, con specifica competenza in AI e progetti di digitalizzazione;
  • Prof.ssa Anna Saccà, docente di latino e greco, pronipote di Corrado Alvaro, sul quale ha pubblicato due lavori, oltre alle lettere che il padre Antonio scriveva al figlio Corrado;
  • Avv. Giovanni Profazio, avvocato cassazionista, pronipote di Corrado Alvaro, studioso delle opere del pro-zio;
  • Dott.ssa Annalisa Insarda’, scrittrice attrice e regista, che ha frequentato l’Accademia di arte drammatica della Calabria e l’Accademia di Varsavia. Ha lavorato per cinema e teatro vincendo numerosi premi. Attiva come insegnante di recitazione.

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