Focus su autoimpiego, innovazione e rilancio dell’agroalimentare. Il sindaco: «Contro lo spopolamento, serve coltivare opportunità concrete»
Un evento dal forte valore simbolico e pratico si è tenuto nei giorni scorsi a San Giovanni di Gerace, dove si è svolto un incontro pubblico dal titolo “La Camera di Commercio di Reggio Calabria e l’Azienda Speciale Informa: incontro nel territorio”.
Organizzato in sinergia tra il Comune, la Camera di Commercio e l’Azienda Speciale Informa, l’appuntamento ha voluto offrire un’occasione concreta di orientamento e informazione per i cittadini, in particolare per i giovani, affrontando temi strategici per il rilancio del territorio: dall’autoimprenditorialità alle buone pratiche d’impresa, con un focus speciale sul settore agroalimentare.
«Non si tratta solo di un convegno – ha sottolineato il sindaco di San Giovanni di Gerace – ma di un momento per seminare idee, strumenti e fiducia. Il nostro obiettivo è contrastare lo spopolamento, trattenere i giovani offrendo loro prospettive e far capire che è possibile fare impresa anche qui, senza dover necessariamente andare via».
Durante l’incontro, i relatori della Camera di Commercio e dell’Azienda Speciale hanno illustrato opportunità e strumenti concreti per chi vuole avviare un’attività sul territorio, con particolare attenzione al ruolo delle imprese agroalimentari come motori di innovazione e sviluppo.
«Abbiamo voluto portare fisicamente la Camera nel territorio – ha spiegato un rappresentante dell’ente camerale – per avvicinare i servizi ai cittadini, far conoscere le possibilità disponibili e avviare un dialogo diretto con le comunità locali. Oggi più che mai è necessario promuovere la cultura d’impresa come leva contro il declino demografico ed economico dei piccoli centri».
L’evento si inserisce in un percorso più ampio promosso dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, che punta a valorizzare i territori della Città Metropolitana, creando occasioni di incontro, scambio e progettazione concreta per il futuro dei giovani calabresi.
«Diffondere la cultura di impresa – hanno concluso i relatori – significa ridare senso al futuro, partendo anche dai piccoli borghi, spesso dimenticati ma ricchissimi di potenzialità».
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