La buona notizia è che poteva andare peggio, ma il risultato finale è comunque una stangata. Nel pomeriggio di ieri infatti l’Arera, l’autorità nazionale che regolamenta il prezzo delle bollette, ha annunciato l’atteso rincaro per il costo dell’energia elettrica agli utenti in maggior tutela, quindi tutte quelle famiglie non ancora passate al mercato libero.

L’aumento delle tariffe riguarderà più di 7 milioni di clienti in tutta Italia, e secondo Stefano Besseghini, presidente dell’Arera, si è evitato uno scenario peggiore: visto l’aumento del prezzo del gas, l’energia elettrica sarebbe dovuta aumentare del 100%. Circostanza evitata grazie ad un interento straordinario garantito dal decreto Aiuti Bis.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. A partire da Ottobre, e per tutto il terzo trimestre del 2022 (dunque fino a fine anno) l’energia elettrica subirà un rialzo del 59%, destinato ad aumentare nel 2023. La stessa agenzia fa sapere che rispetto al 2021 il prezzo della corrente elettrica è già quadruplicato in media, attendendosi dunque un aumento delle morosità.

La stessa agenzia spiega che il prezzo è sostanzialmente “allineato” a quello del libero mercato, e che ciò comporterà un aumento annuo di spesa calcolato in circa 1.322 euro per famiglia. Un salasso per il quale si attendono gli interventi in programma nel decreto Aiuti Ter.

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