Tesori greci anche sulla costa tirrenica calabrese, ci troviamo a Rosarno , centro di circa 15000 abitanti, compresa nella città metropolitana di Reggio Calabria, si trova a nord della grande piana di Gioia Tauro, centro che ha diverse chiese da visitare con delle opere di pregio , dipinti ,sculture lignee e opere architettoniche importanti.

Per citarne qualcuna, partiamo dalla chiesa di S.Domenico , ora denominata del Rosario, un tempo era collegata al convento dei Padri Dominicani Predicatori, che nel passato ha ospitato Fra Gerolamo Musitano , uno dei più importanti teologi del XVIII, seguono la chiesa matrice di S.Giovanni Battista, santo patrono di Rosarno. Apprezzate anche le chiese dell’Addolorata , dell’Immacolata e del Purgatorio, ad esse possiamo aggiungere un architettura civile da segnalare la torre dell’ Orologio, costruita nel 1812, che si evidenzia come simbolo moderno della cittadina. Con certezza storica, possiamo affermare che l’influenza di Locri , è fondamentale, sulla nascita di Mεδμα e anche della Hipponion , moderna Vibo Valentia, perchè entrambi nascono per la spiccata ambizione espansionistica di Locri, che cercava di rafforzare i suoi commerci e il suo sviluppo, cercando appoggi commerciali e vie di comunicazione sul mar tirreno. Qualche pillola di storia, per capire qualcosa in più sulle origini e sulla storia sulla preziosa città di MEDMA servono, per focalizzare la presenza dell’area archeologica e del museo , che conserva egregiamente resti archeologici , esposti ed illuminati ottimamente.

Un museo non grandissimo, ma ricco di storia e arte antica, fu inaugurato il 06 aprile 2014, da un archeologo e studioso di fama mondiale, quale Salvatore Settis, che iniziò i primi scavi nella sua Rosarno, è stato voluto presente a questo evento, che gratificò lo studioso, visto il legame alla cittadina e vista la conoscenza del proprio nonno, con lo scopritore di Rovereto Paolo Orsi. L’importanza storico- archeologica della cittadina , è nota, come sono note le presenze di importanti testimonianze repertoriali nel museo MArRC e nel BRITISH MUSEUM DI LONDRA, anche se alcuni resti sono rientrati in sede. AL Mεδμα Museum, dominano su tutti, le statuette votive, modellate per ornare le tre aree sacre, quelle CALDERAZZO, SANNA e MATTATOIO, nei pressi dell’attuale campo sportivo rosernese, abbiamo molte similitudini ornamentali che si rilevano ,confrontando tra di esse, la Mannella di Locri, quelle hipponiati (VV) di Scrimbia e Cano e quelle di contrada Calderazzo di Medma ,altre similitudini anche nel culto matrimoniale, visto che entrambi sia LOCRI e Medma , si rivolgevano sia a Kore Persefone che ad Afrodite. CHE DIRE, un altro scrigno di storia e arte in Calabria, quello di Mεδμα, attuale ROSARNO, anticamente collocata sul piano delle vigne scoperta dal grande Paolo Orsi , nel 1914 che portò alla luce 86 tombe . Successivamente nel 1934 seguirono scavi condotti dalla sovrintendenza con Paolo Enrico Arias. Le origini più antiche risalgono intorno al VI Sec a.C. , durante le campagne scavi, sono stati individuati diversi metodi di sepoltura, nelle aree sacre, le più diffuse quelle per inumazione e quello per incinerazione nei più recenti scavi intorno ai primi anni 90, sono state reperite informazioni, quelli sui materiali legnosi usati per incinerazione, riferiti a ulivo, faggio e quercia, con semi di frumento e orzo e presenze di chi , uva e mandorle, da queste tracce rinvenute ,si è potuto ricostruire la conformazione paesaggistica e floreale del periodo. Un museo indicato bene dalla cartellonistica stradale, curato dignitosamente e allestito in maniera funzionale, ottimo anche il sistema di sicurezza e anti incendio, con presenza estintori efficienti e controllati, serie componenti della “statuetta” valorizzativa più bella e votiva verso il rilancio socio economico e culturale della nostra regione, che spesso ci conserva scrigni d’arte e storia , poco conosciuti e scarsamente visitati, quindi non rimane che lasciarvi “modellare “dalla storia di Mεδμα.

Gianpiero Taverniti