Paura accanto alla stazione Termini. Nel corso di una violenta lite scoppiata tra due senza fissa dimora, uno dei due, un cittadino marocchino di 37 anni, vede il crocifisso appeso al collo dell’altro e l’accoltella alla gola. Il fatto è successo alla vigilia di Pasqua. Si indaga per capire se sia un folle o abbia agito per altri fini, anche se per l’aggressore non risulta alcun precedente per fatti legati al terrorismo o simpatie jihadiste.
L’uomo, dopo l’attacco, ha cercato di fuggire ma è stato arrestato dalla polizia. Secondo quanto raccontato un testimone, il magrebino, durante il diverbio scoppiato su un autobus della linea 64, ha notato il crocifisso sulla catenina dell’avversario e l’ha seguito fino in piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione, per poi colpirlo con un coltello da cucina. Avrebbe anche gridato: “Italiano cattolico di merda”.
Secondo l’AdnKronos, la vittima è in realtà un georgiano di 44 anni, scambiato probabilmente per un italiano, che ha riportato una ferita alla gola, fortunatamente lieve. Soccorso, è stato trasportato in ospedale dove ha avuto 21 giorni di prognosi.
E’ stato lo stesso ferito, subito dopo l’aggressione, ad avvicinarsi insanguinato ai poliziotti presenti in piazza dei Cinquecento e a indicare lo straniero che nel frattempo era fuggito. Inseguito dagli agenti della polizia del commissariato Viminale, è stato bloccato poco dopo. Sono in corso indagini per capire l’attendibilità delle dichiarazioni.
Immediata la reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Scrivo a tutti i prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti”, così il vicepremier dopo la notizia dell’aggressione nell’area di Termini.
Ma gli esponenti M5s vanno all’attacco: “Il problema ce lo abbiamo in casa, non è che scrivendo una lettera o una circolare si risolvono le cose. Bisogna fare di più sui rimpatri che sono fermi al palo”, così scrivono in una nota i Cinquestelle. E aggiungono: “Dopo Torino, Roma. I tristi fatti di cronaca di questi giorni, con l’aggressione prima a due agenti della polizia da un soggetto che sarebbe dovuto essere già espulso e che invece era libero di fare quel che gli pare in giro, poi con l’accoltellamento di oggi dimostrano che il vero problema sono i quasi 600mila irregolari che abbiamo in Italia. E sui rimpatri non è stato fatto ancora nulla”.
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