Ad essere eletta Antonella Polimeni, Preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria, docente di Malattie Odontostomatologiche. La Docente, di origini reggine, ma nata a Roma, diventa Rettrice della più grande università d’Europa, fondata nel 1303, che ne fa una delle più antiche del mondo, con 11 facoltà, 120 mila studenti ogni anno di cui ottomila stranieri, e oltre 4.700 tra professori e ricercatori (al netto degli amministrativi).
La nuova rettrice è stata eletta oggi dalla comunità accademica alla prima tornata elettorale, ottenendo la maggioranza assoluta, pari a 2.529,74 voti su 4.170,32 voti totali, raggiungendo la percentuale del 60,7%.
La Professoressa Polimeni ha alle spalle una produzione scientifica di oltre 470 pubblicazioni edite su riviste internazionali e nazionali, più di 100 proceedings congressuali, nazionali e internazionali, 6 manuali, di cui uno edito in lingua inglese, 2 monografie. Ha curato inoltre l’edizione italiana di un testo atlante e di due manuali, nonché linee guida edite dal ministero della Salute.
«Personalmente – ha scritto la neo rettrice in un passaggio del suo programma elettorale – sono animata dal desiderio di apprendere più che di informare, dalla voglia di sperimentare accettando il rischio di sbagliare, con il desiderio di correggersi e, soprattutto, con la convinzione che le decisioni necessarie non possono avere futuro se non sono il frutto di un lavoro comune. Nel mio percorso accademico e professionale ho sempre privilegiato l’ascolto attivo, il dialogo con tutti/e, senza distinzioni: docenti, personale, studenti. Gli strumenti sono le deleghe basate sulla competenza e non sulla fascia di docenza di appartenenza, il lavoro di rete, l’impegno a ricercare le istanze di sintesi e di integrazione tra le diverse sensibilità. Sapienza crescerà ulteriormente se saprà percepire la ricchezza del suo pluralismo e, se posso dire, della sua biodiversità, grazie alla forza della sua unitarietà, del rispetto delle specificità e delle autonomie. Ed è per questo che, se lo vorrete, mi rendo disponibile a lavorare insieme a tutte e tutti voi nei prossimi sei anni, con fiducia nel cambiamento e nessun timore del futuro».
Non era scontata l’elezione di Antonella Polimeni, che aveva una fronda contraria anche nello stesso Dipartimento di Medicina, ma a suo favore ha giocato anche il fatto di aver percorso il suo iter all’interno de La Sapienza sin da studentessa, è stata rappresentante, ricoprendo poi il ruolo di componente del nucleo di valutazione e consigliere di amministrazione.
La neo Rettrice ha presentato un corposo programma elettorale di 34 pagine, dove ha spiegato come Sapienza, con i suoi 700 anni di storia “viva”, “crescerà ulteriormente se saprà percepire la ricchezza del suo pluralismo e, se posso dire, della sua biodiversità, grazie alla forza della sua unità nel rispetto delle specificità e delle autonomie”.
“Mi presento alle Elettrici e agli Elettori con una esperienza venticinquennale maturata nella nostra Istituzione e negli Organi di Ateneo animata dall’entusiasmo e dalla forte determinazione a imprimere alla nostra grande Università un ulteriore salto qualitativo a tutti i livelli. Una riforma strutturale a medio termine – così la definirei – che si dimostri all’altezza della nostra indiscussa eccellenza”.
La Polimeni ha dichiarato “l’intento dichiarato di ricomporre la frattura tra scienza e società, vincendo le attuali, gravi diffidenze verso la ricerca. A ciò, infine, si aggiunga l’urgentissima promozione dell’internazionalizzazione del binomio ricerca e didattica, senza dimenticare le istanze della ricerca di base da sostenere e da accompagnare mediante aree dedicate dell’Amministrazione, nonché il rilancio dell’Area della Salute”.
Infine: “La mia intenzione è di approntare una squadra di Governo competente, compatta ed affiatata rappresentativa dell’Ateneo. Il fattore tempo in qualsiasi processo riformatore è cruciale e deve essere conforme con le aspettative di chi vota, specie in un momento come quello presente dove speranze e investimenti sul futuro prossimo sono fattori indispensabili per vincere le difficoltà e accompagnare i sacrifici che tutti noi stiamo facendo”.
Idee chiare qiuindi per la sesta donna tra gli 80 Rettori italiani presenti nella Conferenza dei Rettori (Crui).