Ogni prima domenica di luglio, Roccella Ionica si raccoglie attorno a un evento che va oltre la semplice ricorrenza religiosa: la Festa della Madonna delle Grazie. È una preghiera collettiva che prende forma tra le strade, le case, le onde. Un legame profondo che unisce chi vive ancora in paese e chi è partito, portando con sé la nostalgia, le radici e il ricordo.

Questa celebrazione affonda le sue origini nel mare, nei racconti dei pescatori di un tempo, custodi di un sapere antico e di una fede semplice ma incrollabile. La Madonna delle Grazie era per loro una luce nei giorni incerti, una guida nel ritorno, una speranza affidata al cielo quando il mare diventava destino.

I riti si aprono con la tradizionale discesa della statua verso la chiesa matrice, tra vicoli profumati di basilico e voci che raccontano l’infanzia, le partenze, i ritorni. La statua attraversa quartieri simbolici come Zirgone, via Orlando e il borgo marinaro di Sant’Antonio, dove compie un gesto silenzioso ma intenso: si volge verso il mare, quasi a voler ascoltare ancora una volta il respiro profondo delle onde.

Vacanze a Roccella Ionica

Un momento carico di significato è rappresentato dalla galleria dei marinai, uno spazio rinnovato dai giovani del paese come un ponte di memoria tra generazioni, tributo a chi ha solcato il mare e vissuto il rischio come quotidianità.

Il culmine arriva la domenica, con la processione in mare: la statua della Madonna viene issata su un’imbarcazione, seguita da un corteo di barche adornate e festanti. Tra sirene, canti e preghiere, il mare si trasforma in una cattedrale liquida, in cui ogni imbarcazione è un banco, ogni sguardo un atto di fede. In quell’istante, sembra che tutto il paese galleggi nel tempo, sospeso tra commozione e meraviglia.

Ma la festa non conosce confini. Il suo eco raggiunge gli emigrati roccellesi in tutto il mondo, da Sydney a Buenos Aires. Anche lontano migliaia di chilometri, la celebrazione viene chiesta, ricordata, vissuta. Perché la fede e l’appartenenza viaggiano con chi parte, e le radici non si cancellano.

Per molti, la festa è anche tempo del ritorno: valigie piene di assenze, desideri e promesse si aprono di nuovo sotto il cielo di casa. È il momento dei riabbracci, delle tavolate rumorose, dei dialetti che si intrecciano con i ricordi. Roccella si riempie di volti familiari, di passi che riconoscono ogni pietra, di vite che si ritrovano sotto lo stesso cielo da cui un giorno sono partite.

Appuntamento da non perdere:
Domani alle ore 17:00, la suggestiva processione in mare sarà trasmessa in diretta su Telemia (canale 76). Un’occasione per vivere, anche a distanza, uno dei momenti più emozionanti dell’anno per la comunità roccellese.