“Ho letto quasi tutti i post di Jovanotti da Scilla e da Gerace . E ho capito. Ho capito che se vogliamo crescere come regione dobbiamo iniziare a cambiare proposizione. Dobbiamo annullare “DI” e sostituirlo con “A” Il Jova Beach Party di agosto non è “DI” Roccella ma “A” Roccella. Come il Porto delle Grazie e il Festival Jazz. E gli scavi magnogreci non sono “DI” Locri, ma “A” Locri. E lo stocco non è “DI” Mammola, ma “A” Mammola. E la Festa di San Rocco e il Naniglio non sono “DI” Gioiosa, ma “A” Gioiosa. E potrei continuare per molte righe…”.

“Lorenzo è il contrario della banalità e ha il coraggio dei visionari. Con la sua gioia così semplice e immediata e la sua immediata sincerità ci ha fatto sentire orgogliosi del nostro sole, del nostro mare, della nostra storia. E ci ha fatto capire quanto sia importante iniziare a dire A e non DI. Il concerto ad agosto lo farà “A” Roccella. Ma in due giorni ci ha presentato all’Italia con addosso i gioielli di famiglia più belli: Scilla e Gerace. E siamo apparsi bellissimi. Come siamo veramente. E come pochi ci raccontano”.

Vittorio Zito fb

 

Anche io ho letto tutti i post di Jovanotti da Scilla a Gerace, compreso quello del caro Vittorio Zito, Sindaco di Roccella, sull’importanza del cambio di proposizione di “DI” con “A”, sull’importanza della condivisione, su come sia necessario riconoscersi figli di una terra dai tanti volti, bellissimi, senza continuare a rinchiudersi tra i confini municipali.
Ce lo ha dimostrato Jovanotti, è vero!
Dopo una sfilza di esempi calzanti vorrei agganciarmi al suo post inserendo anche Siderno nel novero degli esempi che dovrebbero ispirare alla condivisione.
Il TMB che va aggiustato e che necessita di una discarica di servizio nel territorio della Locride è “A” Siderno e non è “Di” Siderno.
Questa era la metafora principe da portare ad esempio per far capire veramente cosa significa “condivisione e crescita”.
Eppure nonostante il TMB sia “A” Siderno e non “Di” Siderno a nessuno dei comuni della Locride (compreso Roccella) sembra fregargli un fico secco di ricercare sul proprio territorio, secondo lo spirito di solidarietà che dovrebbe esserci tra territori che usano il TMB che è “A” Siderno ma non è “DI”Siderno, la discarica di servizio che serve come il pane per chiudere il ciclo dei rifiuti ed evitare che gli scarti di lavorazione del TMB siano portati in Svezia con costi altissimi per i cittadini della Locride. Ma soprattutto per fare funzionare al meglio un impianto che garantisce il decoro ambientale dei 42 comuni della Locride.
Perché a condividere le cose belle siam bravi tutti!
Un po’ meno con quelle più brutte e puzzolenti
Antonio Commisso (biona)