“Il Gip di Locri non ha convalidato il fermo indiziario di delitto emesso dalla  Procura di Locri nei confronti di Elio Riela e Vincenzo Cosimo Fuda e ne ha disposto l’immediata scarcerazione per carenza di gravi indizi di colpevolezza”. A riportare la notizia è stata la Gazzetta del Sud con un articolo a firma di Rocco Muscari. “Riela e Fuda, entrambi di Gioiosa Jonica , da venerdì scorso sono indagati, a vario titolo, per concorso in rapina aggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune di sparo , ricettazione continuata,lesioni aggravate ed evasione, presumibilmente commessi, come si ricorderà lo scorso 7 aprile a Roccella Jonica, nei confronti del titolare di una stazione di servizio della zona. All’esito dell’interrogatorio di garanzia sia il 41enne Riela che il 24enne Fuda, assistiti dai rispettivi difensori, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.  Nel corso dell’interrogatorio un avvocato ha evidenziato al Gip Caterina Capitò , che il quadro indiziario a carico del proprio assistito non appariva inequivocabile , non essendovi certezza che l’indagato, che peraltro si trovava ai domiciliari , avrebbe utilizzato un’auto per favorire i presunti rapinatori. Contro il 24enne Fuda insisteva in particolare un fotogramma dal quale gli investigatori dei Carabinieri avrebbero individuato all’interno dell’abitacolo uno dei caschi utilizzati dai rapinatori. Sul punto il Gip avrebbe rilevato che dal fotogramma della telecamera   di sicurezza non si evincerebbe il numero di targa, quindi il dato sarebbe parziale e non potrebbe ricondurre , allo stato, all’utilitaria in uso all’indagato. Così come non sarebbe certo , con riferimento sempre alla posizione di Fuda, l’attribuibilità al giovane di un telefono cellulare rinvenuto dagli operanti. Per quanto riguarda l’indagato Riela un importante elemento indiziario sarebbe stato la riconducibilità a lui di un’utenza telefonica , che il gip non avrebbe ritenuto pienamente dimostrata. Mancherebbe, infine, anche il concreto pericolo di fuga per entrambi gli indagati, che ieri pomeriggio sono stati scarcerati, come richiesto dai rispettivi legali.

Rocco Muscari da Gazzetta del Sud

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