Questa notte sono sbarcati 180 profughi nel tratto di mare compreso tra i comuni di Roccella Jonica e Caulonia. Erano tutti a bordo di un peschereccio partito sette giorni addietro da un porto libico. Si tratta di Somali ed Eritrei, tutti apparentemente in buono stato di salute, che dopo aver viaggiato in condizioni disastrate per sette giorni, si sono spiaggiati nel tratto di costa, al confine dei comuni di Roccella e Caulonia. Alle 4.00 di questa mattina l’ambulanza del 118 di Locri ha soccorso tra gli immigrati due giovani donne in stato di ipotermia. Gli altri sono stati accompagnati tramite i mezzi dei Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica al mercato coperto di Caulonia Marina. Hanno raccontato di essere partiti dalle loro nazioni, Eritrea e Somalia, perché rischiavano di essere uccisi a causa della guerra civile in corso. Hanno attraversato il deserto per raggiungere il porto libico nel quale poi si sarebbero imbarcati con destinazione le coste calabre. Hanno tutti pagato 2000 dollari a testa esclusi i bambini. Dopo tre giorni di navigazione hanno terminato il cibo ed hanno viaggiato così altri quattro giorni senza potersi nutrire. Gli uomini della Polizia di Stato stanno procedendo all’identificazione che certamente si concluderà in giornata.  Il sindaco di Caulonia Ninni Riccio,  insieme alla sua giunta, si è recato sul posto allertando uomini e mezzi in stretto contatto con la Prefettura di Reggio Calabria. In queste ore, assieme ai volontari della protezione civile ed ai dirigenti della cooperativa Pathos si sta provvedendo a fornire indumenti e vario cibario utile a rifocillare gli sfortunati.

GIUSEPPE MAZZAFERRO 8365news